Non solo Nick Di Michele, che lasciando il Movimento 5 stelle lo ha chiamato direttamente in causa chiedendogli di assumersi la responsabilità della sconfitta, clamorosa rispetto alle sensazioni della vigilia, del campo progressista e in particolare della débacle della lista. Anche a Campobasso, i pentastellati hanno messo immediatamente il coordinatore regionale Antonio Federico sul banco degli imputati. E non si escludono ulteriori defezioni e abbandoni.
Dalla gestione delle trattative con gli alleati alla candidatura di Gravina negata fino a poche ore prima che il Pd la portasse all’attenzione di Schlein – accumulando quindi un ritardo irrecuperabile e mai recuperato nella costruzione di un’alternativa credibile e solida con una leadership riconosciuta – e poi la costruzione di una lista che ha racimolato il 7% (alle politiche di settembre scorso i 5s erano ancora il primo partito della regione con oltre il 24%). La responsabilità politica, non c’è dubbio, è di chi guida il Movimento sul territorio. Tema che appartiene anche ai dem, naturalmente. Ma loro hanno il congresso alle porte e possono affidare alla fase di confronto l’analisi della disfatta.
Da Federico in molti nel Movimento si aspettano un passo indietro, le dimissioni. O quanto meno una dichiarazione. Che ancora non è arrivata. Dal 26 giugno, silenzio assoluto. A Primo Piano ha chiesto di posticipare alle prossime ore un’intervista. «Sto facendo ancora dei passaggi con Roma e una mia dichiarazione adesso potrebbe essere non coerente con quello che sta maturando», ha detto.
Dunque, senza aver sentito Conte (che pure non ha speso quasi una parola sul dato del Molise), senza il suo ok, il coordinatore pentastellato non parla. È una delle critiche che nel Movimento si rincorrono in queste ore: siamo dipendenti da Conte, senza di lui non esistiamo. Lo ha detto anche l’ex capogruppo al Comune di Termoli Di Michele che insieme ad altri due consiglieri ha lasciato i 5s.
Gravina – candidato governatore sconfitto che ha però tutta l’intenzione di interpretare in Consiglio regionale il ruolo che gli hanno affidato i molisani, cioè da capo della minoranza – avrebbe in animo da giorni di convocare una conferenza stampa per commentare pubblicamente, insieme agli alleati, il risultato delle regionali. Ma pare che stia aspettando anche lui che Federico abbia finalmente il via libera da Roma…
Nessun post né commento neppure dal capogruppo uscente Andrea Greco. La batosta è stata forte. Ha lasciato senza parole anche i più esperti nel comunicare.

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