Nuovo aumento delle tasse in arrivo. Riguarda bollo auto e Irpef. Gli aumenti dovranno fare fronte ai debiti che le imprese vantano nei confronti della Regione, circa 30 milioni di euro. È quanto ha stabilito oggi il Consiglio regionale che ha approvato – con il benestare dell’opposizione di centrodestra ma il voto contrario dei grillini – la legge proposta dall’esecutivo.
In aula il presidente Paolo Frattura ha spiegato che si è trattato di una scelta obbligata: “La responsabilità di tutto questo è di chi ha guidato la Regione prima di noi. Siamo dunque costretti a questi aumenti per pagare debiti fatti da altri”. Nel dettaglio, per l’Irpef gli aumenti oscilleranno tra lo 0,50 e l’1,10% a seconda del reddito; per il bollo auto invece incrementi tra il 7 e il 10%, secondo il tipo di auto. Il Consiglio nel pomeriggio discute della legge sui tagli ai costi della politica. “Andremo avanti ad oltranza fino a quando non si arriverà all’approvazione”, ha annunciato in aula il presidente Vincenzo Niro.
A sera inoltrata l’Assise dà anche il via libera ai tagli per indennità e fondi ai gruppi. Un emendamento dei 5 Stelle manda in tilt la maggioranza quando, intorno alle 21.30, anche il consiglierie di Progetto Molise dichiara che lo voterà: si tratta della proposta di modifica che prevede l’abrogazione espressa dell’articolo 7, il bonus per i portaborse. Lunga riunione, poi la quadra: l’Aula vota un odg che affida al governatore e all’ufficio di presidenza del Consiglio la verifica della compatibilità dell’articolo 7 con il nuovo emolumento, omnicomprensivo, fissato dal dl 174. È bagarre, scontro soprattutto fra il presidente Frattura e gli esponenti del centrodestra Cavaliere e Romagnuolo. A notte fonda il sì all’intero provvedimento che recepisce il decreto Monti. La minoranza si astiene.