Dopo gli impegni alle Conferenze delle Regioni e Stato-Regioni, il neo governatore Francesco Roberti ha avuto ieri altri incontri a Roma per affrontare la madre di tutte le questioni del suo avvio di mandato: la situazione dei conti e il varo, quanto prima, del bilancio di previsione. La gestione provvisoria, causata dalla mancata copertura di un disavanzo di 130 milioni, sta paralizzando da mesi la funzionalità dell’ente. Non si possono assumere, per esempio, neanche le figure necessarie alle segreterie.
L’obiettivo di Roberti è ottenere, in sede di conversione del decreto, una dilazione dello “spalmadebiti”: non solo nove anni per coprire il deficit ma 20. Va presentato un emendamento, ma prioritariamente va acquisito l’ok del governo nazionale affinché poi la proposta di modifica passi.
Intanto entra nella fase operativa anche la trattativa interna alla coalizione di centrodestra per la composizione della giunta. Oggi sono in agenda altri incontri a Palazzo Vitale con i papabili. In pole position, Salvatore Micone (il più votato delle regionali), Andrea Di Lucente, Michele Marone, Gianluca Cefaratti. Gli assessori uscenti dell’esecutivo Toma confermati in Assise sembrano destinati ad altri incarichi: Quintino Pallante sarebbe il nome della maggioranza per la presidenza del Consiglio, Nicola Cavaliere e Vincenzo Niro si contendono l’incarico di sottosegretario.
In casa “Il Molise che vogliamo”, Gianluca Cefaratti sarebbe in vantaggio su Stefania Passarelli. La sindaca di Pozzilli è la prima eletta della lista ma è al suo primo mandato. Cefaratti, presidente di commissione e vicepresidente del Consiglio nella passata legislatura, ha dalla sua l’esperienza maturata e la lealtà alla causa della discontinuità, tema che lanciò ufficialmente già la notte dello spoglio delle politiche nei commenti consegnati alle dirette delle televisioni locali.
I bookmaker lo danno assessore al Bilancio, la gatta più difficile da pelare.
Lui resta cauto e rispettoso delle prerogative del presidente della Regione. Ma dichiara, invece, chiaramente che la situazione è complicata e che in questi giorni si sta dedicando a capire meglio numerosi dossier. «Bisogna far ripartire la macchina amministrativa che è ferma. Io nutro fiducia nel presidente che saprà scegliere. Ha lanciato già messaggi importanti. Dovrà confrontarsi con i vertici locali e nazionali per allestire la migliore squadra possibile. Il lavoro da fare è tanto e c’è necessità di cominciare in tempi rapidi, non ci possono essere polemiche, al di là del ruolo che ognuno di noi avrà. Io mi sento pronto – aggiunge – Ho recuperato in campagna elettorale una passione che in qualche modo si era affievolita nella passata legislatura. Vorrei lavorare al suo fianco h24 nei settori in cui mi sento competente».
r.i.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.