Dove eravamo rimasti… Mercoledì 19 luglio è in programma la riunione del tavolo tecnico sulla sanità. E si riparte, appunto, da dove eravamo rimasti: il disavanzo nei conti, i reparti chiusi o ridotti per carenza di personale o da chiudere perché non raggiungono i numeri richiesti dalle linee guida nazionali (per esempio il punto nascita del San Timoteo di Termoli).
Nulla di nuovo, se non che al confronto con Angela Adduce – dg del Mef che coordina i lavori del tavolo – e con gli altri dirigenti dei ministeri di Economia e Salute non ci sarà più Donato Toma. L’ex presidente della Regione martedì scorso ha rassegnato le dimissioni da commissario agevolando così formalmente il passaggio di consegne. Il Consiglio dei ministri non ha ancora nominato il successore, non è ancora chiaro se si resterà sulla strada del piano di rientro affidato al governatore in carica, quindi Francesco Roberti, o se si preferirà promuovere l’attuale sub Marco Bonamico, tenendo indenne il presidente, almeno in un primo momento, da scelte impopolari, polemiche, “rogne”.
Il governo Meloni si riunirà domani pomeriggio alle 18. Ma da Palazzo Vitale non filtrano indiscrezioni. Se la designazione del nuovo commissario della sanità del Molise fosse all’ordine del giorno, Roberti avrebbe dovuto essere comunque invitato (anche in caso di designazione di un esterno il presidente della Regione interessata deve essere formalmente ascoltato). Troppo presto probabilmente per procedere alla successione, ma i bene informati suggeriscono che la nomina comunque non tarderà a essere formalizzata.
Quindi, al tavolo tecnico di mercoledì dovrebbero essere presenti solo Bonamico e la struttura della direzione Salute.
Indipendentemente dalla formalità della nomina a commissario, la sanità è uno dei due argomenti su cui si misurerà da subito l’azione del neo governatore e l’imprinting che vorrà dare alla sua amministrazione. Tocca a lui, in ogni caso, la scelta del direttore generale dell’Asrem. La giunta Toma, nella sua ultima seduta (il 30 giugno, dopo le regionali ma prima della proclamazione dei nuovi eletti), ha approvato l’elenco degli idonei stilato dalla commissione di esperti esterni incaricata della valutazione. Gli aspiranti sono 13: Elvira Bianco, Gianluca Capochiani, Gerardo Di Martino, Giovanni Di Santo, Oreste Florenzano, Lolita Gallo, Evelina Gollo, Roberto Grinta, Francesco Marchitelli, Luigi Raia, Fabio Sebastiano, Flavio Sensi e Angelo Vittorio Sestito. Tecnicamente, Roberti potrebbe in qualsiasi momento già procedere alla nomina con proprio decreto, ma è molto probabile che voglia farsi un’idea della procedura seguita e del profilo di ognuno dei manager in lizza.
Sempre al neo presidente tocca la scelta sui vertici dei dipartimenti e fra questi c’è anche la dg Salute. Il contratto dell’attuale titolare della posizione apicale, Lolita Gallo, scade a inizio agosto. Pure in questo caso, la procedura di selezione degli esterni (i dirigenti di ruolo seguono un percorso diverso) si è conclusa con il via libera, stavolta del capo del Terzo dipartimento, all’elenco di idonei che vale per tutte e cinque le direzioni di vertice: sono 25 e tra loro ci sono gli attuali capi dipartimento esterni Mogavero, Pillarella e Brasiello, gli ex dg dell’Asrem Florenzano e Sosto, l’attuale direttore sanitario Lastoria e la responsabile Risorse umane di via Petrella Paolozzi, l’ad di Sviluppo Italia Sebastiano, i manager Di Domenico e Tocci che per anni hanno guidato i servizi bilancio e competitività dei sistemi produttivi in Regione.

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