“L’abolizione delle Province non può essere praticata solo attraverso la semplice eliminazione della parola dalla nostra Costituzione, senza tener conto di tutto quello che comporta ciò. Apprezziamo la via del disegno di legge costituzionale, ma dobbiamo individuare anche un metodo condiviso per il trasferimento del personale impiegato nelle nostre Province”. Così il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, che a Roma ha guidato la delegazione dei governatori nelle conferenze Stato-Regioni e Unificata, sintetizza il documento approvato sull’abolizione delle Province.
“Con la cancellazione delle Province – dichiara Frattura –, si apre il serio problema della mobilità del personale, del trasferimento delle funzioni e del passaggio del patrimonio di questi nostri enti. Sono temi, questi, che come Regioni vogliamo affrontare insieme al Governo, definendo un processo condiviso. Il nostro parere sul metodo – commenta il presidente –, per ora è negativo. La soppressione delle Province è una questione attuale, rispetto alla quale va considerato cosa significhi abolizione, sia sul piano della ricollocazione del personale che delle funzioni”.
In conferenza Stato-Regioni, alla presenza del ministro degli Affari regionali, Graziano Delrio, del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e del ministro delle Riforme costituzionali, Gaetano Quagliariello, inoltre è stato dato avvio al lavoro Governo-Regioni per l’impostazione del nuovo Patto per la salute.
“Continuiamo a registrare con piacere – evidenzia il presidente Frattura –, l’importante apertura da parte del ministro Lorenzin. La via del confronto, del dialogo e della condivisione sarà, ci auguriamo, la via sulla quale costruire un nuovo patto solidale, attento ai bisogni e alle aspettative di tutti i nostri cittadini. Una sanità di qualità – rimarca il governatore –, deve essere garantita ovunque nel Paese. È chiaro, però, che se non ci sarà adeguata copertura finanziaria, sarà impossibile, soprattutto per le Regioni impegnate nei piani di rientro, continuare a esercitare la delega per una serie di materie sanitarie. Su questo sarà importante, da parte nostra, fare fronte comune”, conclude Paolo Frattura.