Parte ufficialmente la XIII legislatura. A un mese dalle consultazioni che hanno premiato il centrodestra, questa mattina ci sarà la seduta d’insediamento del consiglio regionale. Fari puntati sull’elezione del presidente dell’assemblea che potrebbe arrivare già al primo scrutinio, avendo la maggioranza i 14 voti necessari per chiudere subito la pratica. Sarebbe un buon inizio per il presidente Francesco Roberti che oggi farà il suo debutto a Palazzo D’Aimmo insieme ad altri sei eletti. Fatta eccezione per Massimo Romano che ritorna in Consiglio dopo dieci anni, per buona parte degli inquilini si tratta di un rientro dopo la sosta della campagna elettorale. Essendo il più anziano, sarà Michele Iorio, eletto con Fratelli d’Italia, a presiedere la seduta d’insediamento. Classe 1948, l’ex governatore del Molise è entrato per la prima volta in consiglio regionale nel 1990 ed è stato confermato in tutte le successive tornate diventando così il più longevo consigliere della XX regione. Per lui Roberti ha riservato una casella della giunta da occupare non appena in Fratelli d’Italia tutti troveranno il loro posto al sole. Nelle ultime ore ad insidiare l’ex presidente della Regione, che con Roberti a stretto un patto prelettorale, è il consigliere Armandino D’Egidio deciso a far valere le 11 preferenze in più raccolte rispetto a Iorio. Ma il nuovo governatore finora si è mosso con piglio deciso, dando l’idea del politico che guarda alla sostanza piuttosto che alla forma. Dopo aver dettato la condicio sine qua non (nessun assessore uscente in giunta) ha lasciato ai partiti la facoltà di suggerire i nomi che comunque dovranno ricevere la sua benedizione. Quello di Quintino Pallante per la presidenza del Consiglio finora ha retto alle turbolenze degli azzurri e questa mattina sarà posto ai voti dell’assemblea insieme alle candidature di Stefania Passarelli (Il Molise che vogliamo) e Fabio Cofelice (Noi moderati), rispettivamente per la vice presidenza e la segreteria. Potrebbe aver trovato la quadra anche l’opposizione con Vittorino Facciolla (Pd) vice presidente e Angelo Primiani (5s) segretario.
Sarebbe per tutti un incarico a tempo perché la cancellazione della scadenza di metà mandato dell’ufficio di presidenza non sarebbe diventata operativa. La notizia è stata anticipata ieri da Primo Piano Molise. Il che significa che fra due anni e mezzo, al giro di boa della XIII legislatura, così com’è successo in passato tutti i componenti dell’ufficio eletti oggi dovranno passare nuovamente al vaglio dell’assemblea per essere riconfermati o sostituiti.
ppm