La maledizione del “quinto assessore”. È questo, pare, l’incaglio che ancora non ha consentito al presidente Francesco Roberti di completare l’esecutivo.
La partita è tutta interna a Fratelli d’Italia. Se la stanno giocando l’ex governatore Michele Iorio e il consigliere Armandino D’Egidio. Lunga e comprovata esperienza avvantaggiano il primo, insieme alla vicinanza col ministro del Pnrr Raffaele Fitto, amico di sempre, che rappresenta da tempo una componente importante del partito di Meloni. Pare ci fosse anche un’intesa sull’ingresso di Iorio in giunta. Ma il suo silenzio di questi giorni, non ha mai recriminato neanche in via ufficiosa, non invita a indugiare troppo su questo argomento. Non ancora. D’Egidio, invece, ha dalla sua un risultato elettorale senza sbavature. È il terzo eletto (quindi ha battuto in preferenze anche Iorio) di FdI, pronto a dare il suo contributo operativo dopo una legislatura da consigliere.
La soluzione del rebus è in mano al nazionale, in particolare a Giovanni Donzelli, affidata alla sua capacità di moral suasion per evitare il più possibile strappi e mortificazioni per chi non diventerà assessore.
Equidistante resta la delegazione parlamentare. Tirato in ballo nelle voci di corridoio per la sua amicizia con il neo presidente del Consiglio Pallante, il senatore Costanzo Della Porta infatti ci tiene a precisare: «Io sono uomo di partito. Lo sono da sempre e l’ho sempre dimostrato. Ho un’amicizia personale con Pallante che non rinnego, ma in politica perseguo solo gli interessi di Fratelli d’Italia. E ho sicuramente anche buoni rapporti con Michele Iorio». La decisione sul “quinto assessore” della giunta Roberti, che tocca a FdI, sarà presa da Roma, ribadisce. «Abbiamo due eletti con buoni risultati che ambiscono a entrare nell’esecutivo. Per me sono due ottimi consiglieri. La soluzione la troverà Roma, lo farà Donzelli», conclude il parlamentare.
Se finora Roberti non ha firmato il decreto di nomina degli assessori che si possono di fatto già considerare in squadra – il primo eletto di FdI e in assoluto Micone e Di Lucente per Forza Italia – è perché, racconta chi ha avuto modo di scambiare qualche impressione con lui, vuole completare il quadro senza dover tornare ancora sulla definizione degli assetti fra qualche giorno o qualche mese. Vorrebbe arrivare alla seduta del Consiglio di lunedì con al suo fianco i 5 assessori e il sottosegretario.
Ma il derby in casa di Meloni non è ancora terminato. Senza dimenticare Niro che continua a chiedere rappresentanza per i Popolari e gli azzurri Cavaliere e Di Baggio che non si sono rassegnati.
Per questo, l’ipotesi che resta più accreditata è che, se non oggi al massimo domani, Roberti formalizzerà intanto la nomina di Micone e Di Lucente che si aggiungeranno a Cefaratti e Marone.
r.i.