Con la rimodulazione del Pnrr, in Abruzzo è saltato il raddoppio della Roma-Pescara. In Molise non ci sono già definanziamenti così evidenti o importanti. È tuttavia quasi certo, il dato è emerso qualche settimana fa ma la campagna per le regionali ha fatto rimanere la notizia sottotraccia, che dal Pnrr Salute è stata eliminata insieme, ad altre 400 strutture in tutta Italia, la casa della comunità che avrebbe dovuto essere realizzata ex novo a Campobasso.
«In un contesto in cui, dagli ultimi monitoraggi, emerge che il Molise ha investito appena l’1,7% della cifra messa in palio, a livello centrale, per il recupero delle prestazioni sanitarie non erogate a causa della pandemia, una nuova scure sta per abbattersi sul Molise a causa del piano del governo che rivede gli obiettivi della Missione 6 del Pnrr», il commento della consigliera regionale del Pd Micaela Fanelli.
Nella proposta di revisione illustrata giovedì dal ministro Fitto si prospetta una riduzione degli interventi da finanziare con i fondi Pnrr entro il 2026. «Gli interventi che oggi non trovano risorse, a causa dell’aumento dei costi ma in modo particolare a causa di colpevoli ritardi, potranno essere realizzate solo successivamente con i fondi dell’edilizia sanitaria e una riprogrammazione della politica di coesione (Fsc). In concreto – prosegue Fanelli – questo significa su tutto il territorio nazionale 414 case di comunità in meno. Stessa cosa dicasi anche per gli ospedali di comunità, di cui 96 attualmente perdono il finanziamento. Le stesse centrali operative territoriali, ovvero le strutture che coordinano la presa in carico della persona, fungendo da raccordo tra i servizi assistenziali, passano da 600 a 524. Nella bozza di revisione al momento non si parla nello specifico dei tagli che riguarderanno le singole regioni, ma per il Molise la situazione resta preoccupante alla luce di un sistema sanitario sempre più al collasso».
Bisogna evitare tagli, «il Molise deve immediatamente chiedere al Governo nazionale di riprogrammare la stessa cifra assegnata alla nostra regione. Nessun taglio può e deve essere tollerato: il Molise, in questo particolare momento, non può concedersi il lusso di perdere finanziamenti vitali. Il presidente Roberti chieda lumi a un governo amico e, soprattutto, faccia sentire la voce dei cittadini molisani a Roma. Più che alle beghe dei partiti, alle deleghe da assegnare, i molisani sono interessati a una sanità che possa davvero essere messa nelle condizioni di offrire i servizi che il nostro territorio merita. Una sanità che funzioni e che garantisca a tutti il diritto alle cure», conclude l’esponente dem.

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