Tentativi di istituire una film commission in Molise, l’unica regione a non averne una, ne sono stati fatti già in passato, anche nella precedente legislatura. «Pensiamo sia arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti», ha detto la consigliera regionale del Pd Alessandra Salvatore illustrando la proposta di legge che avrà una sponda in Comune a Campobasso con una mozione.
«Le proposte di legge presentate sono decadute e noi avevamo preso questo impegno in campagna elettorale con alcune persone con cui ci siamo confrontati, tanti giovani impegnati nel settore cinematografico e dell’audiovisivo e che sono quasi tutti impegnati fuori dalla nostra regione che è l’unica a non avere la film commission», ha proseguito Salvatore.
La differenza con le altre iniziative sta nel fatto che il ddl a sua firma prevede l’istituzione di una Fondazione in partecipazione, denominata Molise Film Commission, che possa aprire le porte (preservando il 60% delle alla Regione) alla collaborazione di altri enti locali, Comuni e Anci per esempio, e a imprese private.
«Vogliamo, che attraverso un management esperto, si possano creare le condizioni perché produzioni nazionali e internazionali, anche pubblicitarie, scelgano il Molise promuovendo anche le bellezze artistiche e architettoniche e impegnando i talenti molisani che attualmente lavorano altrove. Il ritorno in termini occupazionali è straordinario. Ed è un modo per coinvolgere anche il capitale privato, realtà locali importanti della filiera agroalimentare potrebbero dare il loro contributo e ogni euro speso si moltiplicherebbe in maniera esponenziale. Faccio solo un esempio di produzione di successo che ha fatto da volano a una regione, l’Umbria, mi riferisco a “Don Matteo” (la fiction Rai, ndr)».
La sponda di Palazzo San Giorgio serve da paracadute. Alla conferenza stampa ha preso parte anche il capogruppo del Pd Giose Trivisonno, candidato alle regionali e primo dei non eletti della lista dem. Se in Regione «come è accaduto in passato la proposta di legge dovesse rimanere lettera morta», la parola passerebbe al capoluogo. «L’obiettivo è unire le forze, gli enti devono marciare insieme per il bene del Molise. Quindi il Comune di Campobasso farà la sua parte, istituzionalmente, attraverso la presentazione di una mozione e anche mettendo a disposizione i fondi. Non si tratta solo di cultura, che già di per sé sarebbe una cosa importantissima, ma di lavoro, di opportunità per i giovani di rimanere in questa terra», ha concluso Trivisonno.