Il mare delle vacanze 2013 per il presidente della Regione è quello di Termoli. Naturale che anche sulla spiaggia incontri chi tra un saluto e l’altro qualche critica gliela esprime. “Mi confronto, senza problemi”, racconta Paolo di Laura Frattura. Sul tavolo a Campobasso ha lasciato progetti in itinere, pronti per l’approvazione. Per esempio la fusione dei Consorzi industriali. Ha lasciato pure, in evidenza, gli ultimi provvedimenti adottati – una prima riforma della Finmolise – e una proposta che definisce “seria” per la filiera avicola molisana. “Chi oggi ci attacca sul fronte della lottizzazione e della mancata semplificazione avrebbe dovuto aspettare qualche settimana, si sarebbe evitato una brutta figura”, sintetizza sicuro dalla costa il governatore.

Anche in maggioranza, presidente, sono emerse critiche e mugugni sulle nomine di Ferragosto. Di nuovo su Facebook, la consigliera dell’Udeur Nunzia Lattanzio ha condiviso il pensiero di chi ha parlato di atti di prostrazione degli interessati in processione a Palazzo Moffa.

“Ormai lo sapete. Io non commento i singoli episodi. Se ci sono questioni da affrontare, lo si fa confrontandosi con estrema serenità. Sulle designazioni il lungo lavoro svolto dall’ufficio di presidenza del Consiglio e anche la presenza degli interessati a Palazzo Moffa sono serviti a vagliare le posizioni dal punto di vista della procedura. A capire se vi fossero problemi di incompatibilità o inconferibilità. Tutto qui. Però mi viene pure spontaneo dire che è sbagliato provare a cavalcare l’onda. Io mi assumo le responsabilità: se abbiamo sbagliato i demeriti sono miei. Se facciamo bene, invece, i meriti di tutti”.

Alla sua segreteria è giunta una mail dopo la seduta sulle indennità, conteneva insulti al Molise. Il sentimento di disprezzo verso le istituzioni oggi è meno evidente, ma strisciante. Servono atti concreti per convincere tutti, anche i qualunquisti…

“Combattere l’antipolitica potrebbe significare anche darle importanza, gonfiare un fenomeno. Io mi confronto con tutti. Al supermercato, in spiaggia o al bar: mi capita continuamente di incontrare cittadini che criticano le cose che stiamo facendo. Ci parlo, poi magari ognuno resta della sua opinione. Penso sia comunque il modo più corretto per ristabilire un rapporto di fiducia. È chiaro che le scelte di oggi rischiano di essere impopolari. Però se la semplificazione me la chiede chi è stato in Consiglio e non l’ha realizzata, per esempio, io rispondo che deve avere un po’ di pazienza e si dovrà ricredere”.

Senta, presidente, la fase delle nomine non si è chiusa. Ora le tocca decidere sulle presidenze di enti importanti. Il Pd le ha già chiesto Finmolise e Molise Acque?

“All’interno delle singole sigle della coalizione ci sono delle richieste. Ma rispetto alle scelte è chiaro che non saranno vincolanti. È logico che qualcuno rimarrà deluso nelle aspettative. Come per le designazioni precedenti io, tuttavia, voglio confrontarmi sulla condivisione dell’idea che abbiamo di questi enti. Sia da parte della maggioranza che delle persone che li andranno a guidare. Qualche presidente sarà a termine, per esempio. L’Arsiam, per dire, è oggetto di modifica sostanziale della mission. Di qui a qualche mese la rimodulazione sarà completa e l’agenzia sarà un soggetto diverso. Per la Finmolise martedì scorso in giunta abbiamo approvato la fusione fra la Spa e la Srl per creare un’unica disponibilità finanziaria, che avrà un effetto moltiplicatore sulla possibilità della società di concedere credito e, soprattutto, eviterà di creare debito. Ci sono tante situazioni ingarbugliate ereditate dal passato, dati della gestione straordinaria che poi non si ritrovano in bilancio. La proposta di legge di accorpamento dei Consorzi industriali è pronta per essere deliberata. Ci sarà una sburocratizzazione assoluta, negli assetti e nella mission delle partecipate e in genere del sistema Regione”.

Tra le numerose vertenze in corso, ce n’è una che ha registrato un interesse concreto. Parliamo della ex Solagital. La Regione aveva chiesto al gruppo Leocata di rimodulare la proposta. A che punto siamo?

“Prima di Ferragosto ci hanno rinviato il piano modificato negli elementi che avevamo individuato come un po’ critici. Posso dire che oggi ho sulla scrivania una proposta seria, che parla di numeri, investimenti, occupazione e futuro. Quando mi sono insediato intorno a questa storia c’erano solo polemiche. Questo vuol dire che ai nostri interlocutori non abbiamo raccontato fandonie altrimenti, nessuno avrebbe aperto una trattativa con noi”.

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