Il comma 10 dell’articolo 9 del collegato alla finanziaria per il 2024 stabilisce che «alla Regione Molise è assegnato per l’anno 2023 un contributo di 40 milioni di euro vincolato alla riduzione del disavanzo di amministrazione».
Ossigeno per le casse di Palazzo Vitale e misura che accelera in maniera determinante l’elaborazione e il varo del bilancio di previsione, in assenza del quale la macchina amministrativa è sostanzialmente ferma. Senza questo stanziamento straordinario da Roma, sarebbe stato molto complicato trovare copertura alle quote dei piani di rientro e alla prima rata dello “spalma debiti” che si sono succeduti in questi anni per tamponare il disavanzo da 570 milioni.
L’articolo contenuto nel decreto legge recepisce le richieste di soccorso arrivate dal Molise ed è una prima e urgente risposta. «Stiamo predisponendo insieme al governo nazionale un cronoprogramma di attività e interventi per gli anni a venire. Ora ci servivano 40 milioni per chiudere il bilancio 2023 e aprire già il confronto sul 2024», evidenzia molto soddisfatto il presidente Francesco Roberti. «Il risultato è stato raggiunto grazie alla sinergia con il governo nazionale e alla considerazione che a Roma hanno della nostra amministrazione e del Molise. Continuiamo nella nostra azione politica – prosegue – determinati a raggiungere obiettivi concreti nell’interesse dei cittadini. A Roma sanno come lavoriamo, siamo credibili e quando si è credibili i risultati arrivano».
Il cronoprogramma di attività e interventi a cui fa riferimento il governatore riguarderà, lo ha spiegato lui stesso in questi giorni, non solo la copertura del disavanzo di amministrazione ma anche il finanziamento di servizi essenziali come sanità, trasporti e sociale. Il meccanismo di riparto dei fondi nazionali per questi settori, legato essenzialmente al numero di abitanti, è una delle cause del disavanzo. Rimanendo così le cose, l’ente di via Genova avrebbe bisogno di 50 milioni all’anno.
Ci sarà dunque un successivo provvedimento, ad hoc per il Molise. L’impegno del ministro Giorgetti in questo senso c’è. E, come è stato evidente con la decisione di ieri (maturata in un quadro finanziario difficile), c’è il sostegno di tutto il governo Meloni.
Insieme all’assessore Gianluca Cefaratti, che cura le politiche di bilancio e che ha avuto rapporti quotidiani in queste settimane con i dirigenti del Mef, al titolare delle Attività produttive Andrea Di Lucente e all’assessore Michele Marone, consigliere giuridico del ministro Salvini e coordinatore regionale della Lega (che nella partita ha giocato un ruolo chiave), dieci giorni fa il governatore ha incontrato proprio Giorgetti per fare concretamente il punto della situazione. Un incontro di vertice a cui, fra gli altri, ha preso parte anche il Ragioniere generale dello Stato.
Il governo ha compreso le necessità del Molise, quel che serve alla Regione per erogare i servizi, commentarono gli esponenti dell’esecutivo dopo il summit. Una prima risposta è arrivata ieri. Poi, sulla scia degli aiuti stanziati, per esempio, per Napoli si fisserà la cifra che Roma metterà complessivamente a disposizione e si definirà l’arco temporale in cui sarà erogata alla XX Regione.
r.i.

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