Dal 1 gennaio 2024 aumenta l’addizionale regionale Irpef in Molise. Nulla cambia per gli scaglioni fino a 15mila euro (1,73% che diventa 2,03 con la maggiorazione per il debito sanitario) e da 15mila a 28 mila euro di reddito (1,93 che diventa 2,23). Mentre per le fasce da 28mila a 50mila euro e oltre i 50mila euro l’aliquota sale al 3,33% (attualmente 2,43 e 2,63 con la maggiorazione).
Lo ha deciso ieri mattina la giunta regionale con delibera. «È un impegno che avevamo assunto con il Mef e il ministro Giorgetti», ha spiegato l’assessore al Bilancio Gianluca Cefaratti a Primo Piano.
Un impegno preso quando è iniziato il confronto con il governo nazionale per ottenere un aiuto e riuscire quindi a chiudere intanto il bilancio di previsione 2023. «Da Roma ci era stato assicurato un contributo ma naturalmente all’amministrazione regionale è stato chiesto di fare la propria parte. Comprendo benissimo che si tratta di ulteriori sacrifici ma la situazione dei conti è davvero complicata», aggiunge Cefaratti.
Il disavanzo è pari a 570 milioni, quello della gestione sanitaria (dal 2018 al 2022) a 134 milioni. Restando al “bilancio Regione”, è gravato da quote importanti per piani di rientro e mutui contratti (e in ultimo dalla prima quota dello spalma debiti). Dall’operazione deliberata ieri rispetto all’addizionale Irpef, Palazzo Vitale stima di introitare 17 milioni. Che andranno a coprire interamente, per fare un esempio, la quota dello spalma debiti (pari a 13,5 milioni) nel bilancio 2024.
Certo non sarà una passeggiata per i molisani. L’aumento deciso ieri porta peraltro il Molise in un “olimpo” poco ambito: solo altre due Regioni hanno l’imposizione Irpef al 3,33% e sono Lazio e Campania, in tutte le altre l’aliquota (unica o la più elevata) è inferiore, in alcuni casi significativamente inferiore.
D’altro canto, soprattutto nel quadro finanziario in cui è maturata la manovra del governo Meloni, era impossibile ricevere “aiuti gratis”. Quaranta milioni sono stati stanziati per il 2023, l’impegno il governo lo ha mantenuto e subito dopo lo stesso ha fatto la giunta Roberti.
Cefaratti resta fiducioso, nel ddl di bilancio dovrebbero esserci altre poste per il Molise e riguarderanno il 2024 almeno. «Non annuncio cifre però, aspettiamo la stesura definitiva del testo del disegno di legge. Ma, come avevo già detto rispetto al contributo per l’anno in corso, sono fiducioso», ha concluso.

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