«Ogni settimana vado a Roma, busso alle porte dei Ministeri e mi viene aperto. Magari ho la caparbietà di restare finché non viene fuori una soluzione o un impegno. Ma non vado col cappello in mano, come dice qualcuno. I risultati credo siano sotto gli occhi di tutti. Non so chi avrebbe fatto meglio in così poco tempo».
Soddisfatto, il governatore del Molise Francesco Roberti dopo l’inserimento in Finanziaria di 200 milioni in dieci anni per ripianare il disavanzo dal 2024 al 2033 (che si aggiungono ai 40 stanziati già per l’anno in corso). E determinato a dare risposte ai molisani su due fronti in particolare. I trasporti, servizio essenziale per cui le risorse che arrivano da Roma, ripartite con gli attuali criteri, non bastano. E, soprattutto, la sanità. «Abbiamo messo su una bella squadra, affiatata e che sta lavorando. Le azioni messe in campo in questi primissimi mesi del mio mandato, penso alla più recente per ridurre le liste di attesa, sono apprezzate nella Capitale e, cosa più importante, cominceranno a cambiare anche la percezione che hanno i molisani dei nostri ospedali e delle nostre strutture». Si dice convinto, l’ex sindaco di Termoli promosso presidente della Regione alle elezioni di fine giugno: «Le risposte e le soluzioni arriveranno».
Quasi 250 milioni dal governo Meloni, dopo soli tre mesi dal suo insediamento. «Altre risorse saranno stanziate proprio per la sanità, settore in cui, come già le dicevo, abbiamo a questo punto i fondi e le idee per fare meglio. Sono veramente soddisfatto – aggiunge – di quanto abbiamo realizzato finora». Non era affatto facile, la condizione dei conti è proibitiva. «Ho trovato gli stessi problemi al Comune di Termoli e poi in Provincia a Campobasso. Serve lavoro di squadra, squadra che va motivata, e serietà. Proprio l’affidabilità della Regione è apprezzata adesso a Roma, dove il Molise si sta rivalutando non solo presso i ministri, con cui magari io ho un rapporto politico più o meno continuo o consolidato. Ma anche presso le strutture ministeriali che, per il bilancio ad esempio, sono state a nostra disposizione e l’assessore Cefaratti ha concordato con loro i dettagli per arrivare all’erogazione dei quasi 250 milioni alla nostra Regione».
Non sono gratis, anzi le condizioni per mantenere lo stanziamento sono in alcuni tratti severe. Oggi in giunta è attesa l’approvazione del piano di rientro che dovrà essere trasmesso al Mef e a Palazzo Chigi, sarà la base del patto che Roberti firmerà con la premier Meloni.
Dietro l’angolo l’aumento delle tasse (Irpef al 3,33% a partire dal 2024 per i redditi superiori a 28mila euro) ma anche, inserisce senza titubanze il governatore, una decisa revisione degli enti strumentali: quelli che non sono strategici vanno tagliati abbattendo così i costi che ancora comportano.
Presto, comunque, sarà approvato finalmente il bilancio di previsione «e potremo rilanciare la struttura amministrativa con dirigenti competenti e stimolati a far bene. Roma ci aiuta ma noi dobbiamo dimostrare serietà e capacità di spendere al meglio i soldi. Con la congiuntura attuale e a fine anno non era affatto scontato che si trovassero le risorse per un contributo del genere. Da parte nostra, quindi, serve un atteggiamento responsabile», conclude il capo di Palazzo Vitale.
r.i.