Lo scontro a suon di comunicati stampa continua. La replica del governatore e degli assessori regionali alla nota del Senato Accademico è stata durissima. Soprattutto nei confronti del rettore Cannata. Ma l’Università del Molise non presta il fianco alle polemiche ‘personali’ e ribadisce la propria posizione – che non è solo quella di Cannata – ma di tutto l’Ateneo rispetto alla cancellazione dell’Apq “Innovazione e ricerca universitaria”. “L’Ateneo – si legge nella contro replica – astenendosi dall’entrare nel merito degli “apprezzamenti” di tipo personale rivolti al Rettore Prof. Cannata, ribadisce le considerazioni svolte nel predetto documento, segnalando: a) che il taglio effettuato dalla Regione comprende, in primis, 7 milioni di euro finalizzati, non all’edilizia, ma a finanziare circa 60 contratti e progetti destinati a giovani ricercatori, molti dei quali saranno costretti ad abbandonare la loro attività didattica e di ricerca; b) che i ritardi e le lacune cui si fa riferimento nel comunicato della Regione Molise, a giustificazione del “taglio”, non sono imputabili all’Ateneo, che ha tempestivamente e puntualmente elaborato i progetti, presentandoli secondo le indicazioni dei competenti uffici regionali; c) che il documento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione e dal Senato Accademico, in entrambi i casi all’unanimità. Il documento dell’Università, pertanto, non esprime una posizione personale del Rettore Cannata, bensì dell’Ateneo nelle sue diverse componenti (personale docente, tecnico-amministrativo, studenti, rappresentanti esterni) presenti negli Organi accademici. Inoltre, si intende precisare che l’autonomia dell’Ateneo è presieduta dalle norme costituzionali e dallo Statuto e, nel suo ambito, ovviamente, non può non essere auspicata ogni forma di dialogo istituzionale secondo il principio della leale collaborazione. Si conferma la necessità del ripristino di un dialogo istituzionale sulla base dell’assunzione da parte della Regione di iniziative volte a garantire, come indicato nel suo comunicato, ‘un’eventuale nuova copertura degli interventi annullati’. Il tutto nell’interesse della collettività, dei giovani, dello sviluppo economico e sociale del territorio, che ambedue le Istituzioni pubbliche hanno il dovere di salvaguardare”.