La giunta regionale ha approvato il bilancio di previsione 2023. Dopo quasi un anno di gestione provvisoria e dopo aver corretto i rendiconti degli anni passati che non erano stati parificati dalla Corte dei Conti – la legge che modifica il consuntivo del 2019 è passata indenne al vaglio del governo nazionale – e dopo aver ottenuto da Roma un contributo straordinario di 40 milioni a copertura del disavanzo (lievitato complessivamente a oltre 660 milioni).
«Stiamo uscendo dal tunnel – il commento del governatore Francesco Roberti – Il bilancio andrà subito in commissione e stiamo lavorando con lo stesso impegno per il documento 2024. I provvedimenti nazionali sono stati presi in tempo utile e, man mano che venivano adottati, noi siamo andati avanti nell’opera di riallineamento dei conti e di impegno a sostenere il piano di rientro per ridurre gradualmente e abbattere il deficit. Credo che stiamo andando nella direzione giusta».
Durante la seduta di ieri, la prima dell’esecutivo a cui ha partecipato anche il neo sottosegretario Vincenzo Niro, il presidente e gli assessori hanno vagliato e approvato all’unanimità il bilancio predisposto dalla dg Lolita Gallo con il coordinamento dell’assessore Gianluca Cefaratti (che ha tenuto anche quotidiani contatti con la struttura del Mef messa a disposizione del Molise dal ministro Giorgetti) e, fra le altre cose, anche la legge di stabilità.
Quando il previsionale 2023 diventerà legge si potrà dar corso a pagamenti e assunzioni rimasti in sospeso in questi mesi, puntellando l’organico di Palazzo Vitale ridotto ormai al lumicino.
Mentre, fra le altre misure, la legge di stabilità prevede la messa in liquidazione dell’Iresmo (Istituto di studi storici Vincenzo Cuoco): le sue funzioni saranno ricondotte alla Fondazione Molise Cultura.

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