La tarda primavera e l’inizio dell’estate 2023 per l’agricoltura molisana è stato un periodo micidiale. Attacchi di peronospora, la malattia crittogramica più grave per la vite, e piogge alluvionali hanno prodotto 26,5 milioni di danni alle produzioni vinicole. Il dato è stato calcolato dall’assessorato regionale in base alle segnalazioni ricevute.
Ieri mattina, la giunta di Palazzo Vitale – su proposta dell’assessore Salvatore Micone – ha approvato un provvedimento molto atteso e richiesto dal comparto. Si tratta della proposta di declaratoria di eccezionalità per quanto riguarda gli attacchi di peronospora a seguito degli eventi atmosferici avversi (piogge alluvionali e persistenti) che si sono registrati in Molise dal 1° aprile al 30 giugno 2023. Il provvedimento è stato trasmesso al ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. L’entità dei danni arrecati alle produzioni vinicole, si legge con precisione nella nota dell’assessore Micone, sulla base delle segnalazioni pervenute, è stata quantificata pari a 26.465.000,00 euro.
«Siccità, piogge abbondanti e persistenti, grandinate, propagazione della peronospora, situazioni emergenziali ed eccezionali si stanno verificando – ha dichiarato il titolare dell’Agricoltura – con sempre maggiore frequenza, a causa dei cambiamenti climatici, e colpiscono duramente il comparto agricolo ed agroalimentare. La richiesta di declaratoria per l’eccezionalità degli attacchi della peronospora al settore vitivinicolo rappresenta un importante passo, un riconoscimento dei danni subiti dal fenomeno che ha messo a dura prova i raccolti stagionali e consentirà agli agricoltori e agli imprenditori agricoli di accedere a interventi e sostegni finanziari previsti da normative nazionali per cercare di ristorare, almeno in parte, le perdite subite. Nel territorio regionale, i danni alle produzioni viticole hanno superato la soglia del 30% della produzione lorda vendibile. La Regione Molise – ha concluso Micone – è vicina agli agricoltori ed agli imprenditori agricoli molisani, mantenendo una stretta interlocuzione con il ministero dell’Agricoltura».