Martedì alle 10 partirà in Consiglio regionale la maratona sulla manovra finanziaria 2023. Numerosi gli atti che la compongono. Per presentare emendamenti c’è tempo fino a mezzogiorno di lunedì.
Il bilancio di previsione per l’anno in corso arriva al fotofinish, ma i motivi sono ormai più che noti. La nuova amministrazione regionale ha dovuto prima correggere i consuntivi 2019 e 2021 – non parificati dalla Corte dei Conti e impugnati davanti alla Consulta – e poi approvare il rendiconto 2022. Definito in maniera precisa l’ammontare del disavanzo da coprire (circa 600 milioni di euro), la giunta presieduta da Francesco Roberti ha concordato con il governo nazionale un percorso di risanamento dei conti sostenuto da Roma. i dettagli sono stati definiti col Mef di Giorgetti dall’assessore al Bilancio Gianluca Cefaratti con il sostegno politico del collega Michele Marone, che è coordinatore della Lega e consigliere giuridico del vicepremier Salvini. Per il 2023 lo Stato ha stanziato 40 milioni di euro. A partire dal 2024 fino al 2033, 20 milioni all’anno arriveranno dalla Capitale (è una misura contenuta nella Finanziaria nazionale che è all’esame del Parlamento). La Regione, dal canto suo, aumenterà le tasse, in particolare a partire da gennaio l’addizionale Irpef per i redditi superiori a 28mila euro salirà al 3,33%. E si impegnerà, formalmente con il “patto” da siglare con Palazzo Chigi, a mettere in campo azioni di riduzione del deficit, anche chiudendo partecipate improduttive e non strategiche, e a non produrre ulteriore debito.
Il primo step di una lunga sessione di bilancio (che presumibilmente da fine gennaio continuerà per il previsionale 2024), dunque, martedì. La data della seduta e i termini per gli emendamenti sono stati definiti nella Conferenza dei capigruppo riunita da Pallante giovedì.
Prima, la commissione presieduta da Roberto Di Pardo – che ha istruito tutti i provvedimenti contabili – aveva tenuto una lunga riunione per mettere a posto i verbali delle audizioni e dell’esame degli atti che si è concluso lunedì scorso. In quella riunione, i commissari hanno espresso parere favorevole al bilancio di previsione pluriennale del Consiglio regionale per gli esercizi finanziari 2023-2025, di iniziativa dell’Ufficio di presidenza dell’Assise; al Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2023-2025, di iniziativa della Giunta; alla proposta di legge che riguarda il riconoscimento di un debito fuori bilancio (sempre connesso ai documenti finanziari 2023); al ddl concernente il bilancio di previsione pluriennale per il triennio 2023-2025; alla proposta di legge di stabilità regionale 2023 (tutti atti, questi, di iniziativa dell’esecutivo Roberti) e alla variazione alla proposta di bilancio di previsione per il triennio 2023-2025 del Consiglio regionale approvato con deliberazione dell’Ufficio di presidenza di via IV Novembre.
Tutti questi provvedimenti sono stati fissati all’ordine del giorno del Consiglio di martedì. Si aggiungono, ai primi due punti dell’agenda, la proposta di legge sull’adeguamento dell’addizionale Irpef e il piano di rientro dal disavanzo, che la Prima commissione aveva già licenziato da qualche settimana.

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