Orario d’inizio, le 10 di stamattina. Il “fine lavori”, invece, per la maratona sulla manovra finanziaria 2023 non è intuibile con certezza. I primi punti in agenda sono anche quelli meno recenti. Già da qualche settimana, infatti, la Prima commissione ha dato via libera alla proposta di “adeguamento della disciplina dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef)” e alla “determinazione delle modalità di ripiano del maggiore disavanzo di amministrazione realizzatosi a seguito delle risultanze di cui alla legge regionale 19 settembre 2023, n.4”.
Palazzo D’Aimmo si occuperà, dunque, prima di tutto dell’incremento della pressione fiscale proposto dalla giunta regionale per sostenere il piano di rientro dal deficit di circa 600 milioni (che è il secondo punto all’ordine del giorno). Da gennaio, l’addizionale Irpef sui redditi superiori a 28mila euro sale al 3,33% in Molise. Misura concordata con il governo nazionale, che supporta il piano di rientro con 40 milioni per l’anno in corso e con 20 milioni all’anno dal 2024 al 2033, ha sempre spiegato l’assessore al Bilancio Gianluca Cefaratti (in assenza del governatore Roberti sarà lui a coordinare insieme al resto della giunta il lavoro di raccordo in Aula). Le opposizioni sulla misura terranno un profilo di protesta, anche se hanno rinunciato a fare ostruzionismo per arrivare a una rapida approvazione del bilancio. Sembra che durante i lavori della Commissione fosse stata ventilata una terza via per la manovra fiscale. Ad avanzarla la vicepresidente di maggioranza del Consiglio Stefania Passarelli. Diminuire l’aliquota per il terzo scaglione (redditi da 28mila a 50mila euro) e aumentarla invece per il quarto (redditi superiori a 50mila euro): questa sarebbe stata la sua proposta. Dal dibattito di oggi se ne saprà di più.
Il terzo punto in agenda, poi, è il Defr. Si proseguirà con il bilancio di previsione pluriennale del Consiglio per gli esercizi finanziari 2023-2025 e una variazione a questo documento. Per arrivare, finalmente, al bilancio di previsione della Regione 2023-2025, alla legge di stabilità regionale 2023 e al riconoscimento di un debito fuori bilancio.
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