Fin dal primo malore, a maggio, il governatore del Molise Francesco Roberti ha vissuto la patologia cardiaca che lo ha colpito e gli interventi per risolverla con grande trasparenza. In maniera inusuale per un politico, in certi ambienti è più difficile ammettere una malattia, vuol dire mettersi “troppo” a nudo.
Invece Roberti anche ieri ha informato direttamente e dal suo profilo Fb (postando un altro selfie di coppia) di un altro piccolo “incidente di percorso”, probabilmente non raro dopo operazioni cardiochirurgiche come quella che ha subito. «Purtroppo hanno dovuto incidere nuovamente la ferita e applicare un piccolo drenaggio per evitare la costituzione di un ascesso. Al di là dei forti dolori – ha rassicurato –, il peggio è passato, ci vorrà ancora qualche giorno di riabilitazione e medicazioni».
Quindi, ha ringraziato il direttore della cardiologia di Pescara Leonardo Paloscia «che senza indugio mi ha soccorso e organizzato il trasferimento presso il centro di cardiochirurgia di Chieti affidandomi nelle mani del professore Umberto Benedetto, un ragazzo di grande professionalità, espressa con semplicità ed umanità unica. Con il suo staff, mi ha fatto sentire al sicuro fin dal primo momento». Ancora, il «personale riabilitativo, infermieristico e Oss, simpatico e vivace, ogni qualvolta lo sconforto prende piede loro sono pronti a farti sorridere».
Non ha dimenticato il vescovo Bruno Forte e don Renato «per aver pregato insieme». E ha aggiunto: «Il più bel ricordo è il volto dell’anestesista, il dottor Di Rienzo Antonio, sul freddo tavolo operatorio, le sue calde mani mi hanno accarezzato il volto appena somministrata l’anestesia rassicurandomi che al risveglio ci sarebbe stato lui. È stato il primo volto che mi è apparso al risveglio… voleva dire che era andato tutto bene. Grazie alla mia famiglia e a mia moglie, un vero angelo, sempre presente. Con queste poche parole voglio inoltre ringraziare i tanti colleghi politici che mi hanno inviato i loro auguri di pronta guarigione e il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio che puntualmente si informava del mio stato. Voglio ringraziare tutti voi amici che mi avete inviato messaggi, saluti, abbracci, testimonianze di affetto e incoraggiamenti che sono – ha concluso – la vera forza per una pronta guarigione».

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