La nuova udienza è fissata al 18 novembre. Nel frattempo Antonio Tedeschi, primo dei non eletti di Rialzati Molise nella circoscrizione di Isernia, ha tempo fino al 14 ottobre per rinnovare la notifica della sua istanza. Un difetto formale, quello rilevato ieri, per il quale le norme sanciscono la ‘nullità’ del ricorso, pur se è una nullità sui generis, perché sanabile con – appunto – una nuova e puntuale notifica. Tedeschi chiede al tribunale di Campobasso di accertare che Vincenzo Cotugno, capogruppo degli ex Adc in Consiglio regionale, fosse regolarmente eleggibile. In caso contrario di pronunciarne la decadenza dal seggio.
Al centro della domanda giudiziale dell’ex assessore provinciale di via Berta c’è l’incarico di presidente di Finmolise Sviluppo e Servizi ricoperta da Cotugno. Carica da cui si è dimesso prima della presentazione delle liste. Ha poi comunicato via Pec di aver lasciato il vertice. Ma Tedeschi eccepisce l’assenza di altri passaggi ritenuti importanti. E produce anche dei precedenti attraverso i suoi legali Giacomo Papa, Anton Giulio Giallonardi e Francesco Del Basso. Nel processo ieri è intervenuto anche un ‘cittadino elettore’ (mutuando il lessico dai giudizi al Tar), difeso dallo studio Di Pardo, presente all’udienza con gli avvocati Salvatore e Giuliano Di Pardo e Andrea Latessa. Non si è costituito invece Cotugno. Nella notifica del ricorso non era stato specificato che la mancata costituzione nei termini di legge produce la decadenza del diritto a difendersi. Postilla che le recenti modifiche alle norme di settore hanno introdotto anche per i procedimenti di competenza del giudice civile che hanno contenuto ‘elettorale’.
Dunque, falsa partenza per il ricorso. La battaglia per lo scranno di Rialzati Molise a Palazzo Moffa si sposta a novembre.
Nell’aula di via Crispi c’era ieri mattina Antonio Tedeschi, ovviamente spera in un pronunciamento del giudice che lo porti a Palazzo Moffa. Vincenzo Cotugno, avvicinato durante i lavori dell’Assise, si è detto per parte sua “estremamente sereno” ed ha espresso “fiducia massima nella magistratura”.