In Regione torna il direttore generale. La verticalizzazione nell’organizzazione amministrativa dell’ente è contenuta nella modifica alla legge di stabilità 2023 approvata a maggioranza dal Consiglio regionale nella tarda serata di martedì.
Non più, quindi, quattro capi dipartimento – tutti pari grado – che si interfacciano, insieme al dg Salute, con assessori e presidente. L’apparato della giunta regionale ora è articolato (lo sarà a breve, il tempo di attuare la riforma, ndr) «in una direzione generale, gerarchicamente sovraordinata ai coordinatori d’area, a loro volta sovraordinati ai direttori di servizio», si legge nella nota istituzionale diramata dall’Assemblea legislativa al termine della sessione di bilancio.
In particolare, al dg è assegnato il compito di assicurare al presidente e alla giunta il supporto per le funzioni di indirizzo, programmazione e iniziative legislative, dirigendo l’apparato organizzativo regionale, coordinando le attività di servizio per l’attuazione dei programmi stabiliti dagli organi politici e verificando i risultati complessi. Il coordinatore di area, invece, esercita le funzioni di coordinamento, organizzazione e vigilanza delle attività facenti capo all’area di propria competenza.
È il modello in vigore fino agli anni del governo Iorio. A cambiare la legge 10/2010 (che è stata adesso ulteriormente modificata) fu l’amministrazione Frattura. L’ultimo dg di Palazzo Vitale è stato Antonio Francioni, oggi in pensione.
Il governatore Francesco Roberti, fin dal suo insediamento, ha sempre spiegato di preferire questa “impalcatura burocratica”, a suo modo di vedere più efficace e lineare, che in definitiva è quella che ha conosciuto da sindaco di Termoli e da presidente della Provincia di Campobasso. Voci di corridoio danno in pole position per il ruolo proprio l’attuale segretario generale del municipio termolese Domenico Nucci, che Roberti ha voluto con sé anche a Palazzo Magno. Dopo la pubblicazione della legge di stabilità sul Burm dovranno essere avviate le procedure per la nomina del dg. In tanti però sono pronti a scommettere che Roberti voglia al suo fianco Nucci, manager di cui evidentemente si fida, anche in via Genova.
Tra le altre previsioni della legge di stabilità varata martedì sera, ci sono l’autorizzazione, al fine di contenere il costo dell’indebitamento, alla giunta regionale a definire operazioni di revisione, ristrutturazione e rinegoziazione dei contratti di approvvigionamento finanziario (al 31 dicembre 2022); la modifica della legge regionale 28 settembre 2016 n. 11, a seguito della dichiarazione di adesione da parte dell’Asrem alla definizione agevolata per il debito nei confronti dell’Inps (i contributi previdenziali non versati dopo il sisma del 2002); l’introduzione di una disposizione finalizzata a escludere l’obbligo dei Comuni di corrispondere la quota associativa alle soppresse Comunità montane; l’approvazione del piano di alienazioni immobiliari; la definizione della disciplina per il risarcimento dei danni ai veicoli causata da fauna selvatica.
Il provvedimento, su cui ha relazionato la vicepresidente dell’Assise Stefania Passarelli, dopo gli interventi per dichiarazione di voto dei consiglieri Fanelli, Greco, Salvatore, Cavaliere, Primiani, Cofelice, Sabusco e degli assessori Micone e Cefaratti, è stato approvato a maggioranza con 12 voti favorevoli e 4 contrari.
Prima, l’Aula presieduta da Quintino Pallante aveva dato via libera al bilancio di previsione 2023. Solo al termine dell’anno di riferimento, ha ricordato nella relazione il presidente della Prima commissione Roberto Di Pardo, perché è stato necessario correggere e riapprovare (o approvare nel caso del 2022) i consuntivi degli anni precedenti.
Dal punto di vista dei numeri, per l’esercizio finanziario 2023 sono rispettivamente previste entrate di competenza per 2.175.800.466,38 euro e di cassa per 2.738.723.251,60 euro, spese di competenza per 2.175.800.466,38 euro e di cassa per 2.585.357.306,04 euro. Per il 2024, invece, entrate di competenza per 1.960.277.633,81 euro e spese di competenza per 1.960.277.633,81 euro. Per il 2025, infine, entrate di competenza per 1.890.258.811,92 euro e spese di competenza per 1.890.258.811,92 euro. nel dibattito sul bilancio sono intervenuti Primiani, Greco, Fanelli, Salvatore e Cefaratti. Poi l’approvazione a maggioranza (13 voti favorevoli e 4 contrari).
All’unanimità è, invece, passato un ordine del giorno collegato alla manovra a firma dei consiglieri del Pd Alessandra Salvatore, Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla. Si tratta di un atto di indirizzo che impegna il presidente della Regione e la giunta affinché vengano stanziati, in fase di predisposizione del prossimo bilancio previsionale 2024, 100mila euro per la predisposizione di una piattaforma programmatica ei proposte finalizzate alla prevenzione ed al contrasto delle discriminazioni e violenze di genere.