L’inflazione non molla e continua a erodere il potere d’acquisto degli stipendi. E mentre l’adeguamento agli indici Istat resta un sogno per i più, gli ex consiglieri regionali del Molise potranno contare su un gruzzolo niente male. L’ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa ha deliberato ieri la rivalutazione dei loro assegni: +8% ciascuno e a partire dal 1 gennaio 2023. Quindi, hanno diritto pure all’arretrato. Per le casse regionali, 200mila euro in più all’anno.
L’operazione è imposta, più che consentita, dalla legge che ha istituito il vitalizio. Anche la norma che nel 2019 ha rimodulato le cifre appannaggio dei “vecchi” inquilini di via IV Novembre (quelli che hanno maturato il diritto alla pensione retributiva entro il 2012, anno in cui fu abolita) prescrive l’adeguamento annuale all’indice di variazione dei prezzi al consumo (Foi) che viene pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Lo stesso vale per le reversibilità corrisposte agli eredi. Ma non per le nuove pensioni degli eletti a Palazzo D’Aimmo (calcolate col sistema contributivo). Non vale per le indennità degli attuali presidenti, assessori e consiglieri. E qualcuno in questo caso dirà, giustamente: ci mancherebbe altro. Ma i paragoni sono utile per far capire perché il vitalizio è considerato il privilegio per antonomasia della casta politica. Quindi, gli ex che lo percepiscono possono contare su un “di più” che li aiuta a fronteggiare l’inflazione.
Un “di più” variabile, a seconda della cifra lorda assegnata. Quasi 500 euro (448) in più per Rosario De Matteis e Antonio Di Rocco, che guidano la graduatoria dei fortunati con 5.600 euro lordi al mese. Fra i 280 e i 290 euro per chi, come (fra gli altri) Antonio D’Alete, Antonio D’Ambrosio, Filoteo Di Sandro, Giovanni Di Stasi, Massimo Torraco e Mario Verrecchia sono titolari di un assegno fra i 3.300 e i 3.600 euro. E 150 euro in più per chi, come (fra gli altri) Florenzio Anniballe, Sandro Arco, Adelmo Berardo, Domenico Di Lisa, Michele Giambarba, Giovanni Giorgetta e Antonino Sozio percepiscono fra 1.800 e 1.900 euro.
Il 5 ottobre scorso abbiamo pubblicato l’elenco dei vitalizi e delle reversibilità aggiornati a settembre 2023. Le new entry fra i nuovi pensionati (che quindi non godono dell’adeguamento Istat), erano l’ex governatore Donato Toma (573,78 euro), il suo vice Vincenzo Cotugno (1.422,14) e l’esponente dei 5s Vittorio Nola (631,52). In totale, oltre 246mila euro per 103 beneficiari.
Dopo la decisione dell’ufficio di Presidenza di ieri, numeri destinati a salire. I dettagli saranno contenuti nella determina di pagamento del servizio Bilancio della Regione che dovrà impegnare i fondi e liquidare gli arretrati agli ex consiglieri e rendere noti gli importi mensili rivalutati. Restate sintonizzati…
r.i.

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