Sul palco di Atreju l’orgoglio di vivere e rappresentare «la regione che non esiste, anche se io – dice il senatore Costanzo Della Porta – sono la dimostrazione plastica che invece esiste». Nella doppia veste di parlamentare e amministratore locale, nel suo intervento si muove lungo due direttrici: quello di sindaco di San Giacomo degli Schiavoni, un comune di 1400 anime, e quello di dirigente del più grande partito e oggi forza di governo nel Paese. Davanti alla platea di Atreju, la festa giovanile della destra diventata negli anni un evento politico sempre più importante, il senatore molisano non nasconde le difficoltà che attanagliano i piccoli comuni, compreso il suo, a partire dalla carenza di personale «che va motivato». Così facendo si ottengono risultati come quello appena raggiunto dal suo Ufficio tecnico, composto da un solo ingegnere, con un progetto finanziato dall’Ue per una comunità energetica. «Dobbiamo crederci, dobbiamo essere bravi noi dirigenti politici e motivare i nostri amministratori» incalza la platea incarnando quell’orgoglio italiano che è lo slogan di questa edizione di Atreju, il protagonista della Storia Infinita il romanzo di Michael Ende, il personaggio che combatte contro il Nulla che dilaga perché la gente ha rinunciato a sperare e dimentica i propri sogni.
Orgoglio, una parola magica che torna spesso anche nell’intervento del sindaco e senatore molisano quando parla delle «cose straordinarie fatte da questo governo» a partire dal Decreto Caivano «un atto di orgoglio e di amore verso l’Italia, che va esportato in tutte le periferie degradate del Paese e che va spiegato anche nelle scuole perché grazie a questo provvedimento e all’emendamento di Fratelli dì’Italia riusciamo a salvare tanti istituti comprensivi». Infine la questione dello spopolamento dei nostri borghi. Come farli rivivere. La proposta: «Vanno bene le politiche di defiscalizzazione, certamente, ma l’investimento va fatto su azioni che guardino al rilancio turistico dei borghi che devono diventare esempio di ricettività in Italia». Pura utopia? Sarà. Ma «chi osa vince e noi dobbiamo crederci» chiosa Della Porta.

ppm

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.