«Entro fine gennaio i treni potranno partire da Isernia verso Roma perché è stata completata la tratta, abbiamo raggiunto il primo obiettivo». Rete ferroviaria molisana ancora sotto i riflettori e non potrebbe essere altrimenti: i costi dell’elettrificazione sono triplicati, il fine lavori è stato più volte spostato in avanti e Trenitalia ha chiesto qualche settimana fa la proroga dell’utilizzo del piazzale della stazione di Isernia per continuare il servizio sostitutivo con i pullman, anche se la tratta da Roccaravindola al capoluogo pentro è finita e collaudata (o manca pochissimo).
A rassicurare, con le dichiarazioni che aprono questo articolo, è stato ieri il vicepresidente della Regione Andrea Di Lucente. «Stanno terminando il collaudo», ha risposto a Primo Piano riferendosi a Rfi. Con la società e con Trenitalia ci sono state interlocuzioni frequenti e proficue in questi giorni, ha proseguito spiegando che si tratta di un lavoro che ha svolto insieme ai colleghi assessori Michele Marone (Infrastrutture) e Gianluca Cefaratti (Bilancio).
Rassicurazioni (o quanto meno conferme) sarebbero arrivate anche sui tempi di realizzazione. A questa testata i vertici di Rete ferroviaria italiana a metà ottobre hanno fornito la data di giugno 2025 per la messa in esercizio della tratta elettrificata. Di Lucente ieri ha riferito che si conta di terminare i lavori per fine 2024, inizio 2025. Considerando il successivo collaudo, la previsione resta la stessa.
«Stiamo definendo in questi giorni anche gli ultimi dettagli del nuovo contratto con Trenitalia – ancora il vice presidente di Palazzo Vitale – Stiamo cercando di abbassare il costo del trasporto, che impattava un po’ troppo sul nostro bilancio, e di valutare di tagliare qualche minima corsa inutile». L’intesa prevederà anche «un saldo e stralcio delle vecchie pendenze della Regione, una scontistica se non una cancellazione totale degli interessi passivi che abbiamo maturato».
Entro dopodomani, 23 dicembre, «dobbiamo deliberare sul nuovo contratto», ha concluso Di Lucente annunciando una conferenza stampa a breve, «non appena avremo concluso l’accordo».
L’altro ieri, il sindaco di Isernia Piero Castrataro è tornato a chiedere di ripristinare la stazione di Isernia come hub per la partenza dei treni per Roma (lo aveva già fatto qualche settimana fa rispondendo negativamente alla richiesta di proroga dei bus sostitutivi). «Dalle informazioni in nostro possesso – ha dichiarato martedì Castrataro – il percorso ferroviario compreso tra le stazioni di Isernia e Roccaravindola sarebbe fruibile. Ѐ già sufficientemente frustrante assistere ad un allungamento dei tempi per la completa elettrificazione della tratta Roma-Campobasso. Ci hanno comunicato che gli interventi non saranno ultimati prima di dicembre 2024, tra l’altro, con un esorbitante aumento dei costi. I disagi per i pendolari, soprattutto dettati dai tempi di percorrenza, sono evidenti. Altrettanto pesanti i riflessi economici ed ambientali. Una situazione divenuta insostenibile, che merita la giusta attenzione da parte degli organi preposti», ha concluso chiedendo alla Regione un tavolo sull’argomento.