«Se dovessimo sintetizzare le condizioni in cui viaggiano i pendolari molisani verso Roma potremmo utilizzare il titolo di un film: “Io speriamo che me la cavo”». Film romantico, ironico, molto bello. Ma, ha aggiunto la capogruppo del Pd in Regione Alessandra Salvatore, è inaccettabile che i viaggi da o per la Capitale continuino a essere “viaggi della speranza”.
Davanti alla stazione di Campobasso, «che deve tornare a essere una stazione e non solo un “deposito”», ha aggiunto il capogruppo in Comune Giose Trivisonno, gli amministratori regionali e locali dem hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare l’iniziativa che sarà portata avanti come sollecitazione al governatore Francesco Roberti e all’assessore alle Infrastrutture Michele Marone: «Da Trenitalia devono pretendere dignità e diritti per gli utenti molisani». L’iniziativa, ha spigato Salvatore, è condivisa anche dai consiglieri fisicamente assenti (Fanelli e Facciolla, ndr), che «idealmente sono qui con noi».
L’ultima disavventura in ordine di tempo, lo scorso fine settimana. Il regionale Venafro-Roma si è fermato dopo Cassino. Il convoglio è stato agganciato dal Cassino-Roma Termini ed è comunque arrivato a destinazione con tre ore di ritardo. Ai tanti disservizi si aggiunge il ritardo nell’elettrificazione, quindi l’utilizzo di pullman sostitutivi fino a Isernia, Roccaravindola o Venafro.
Giose Trivisonno ha ribadito l’impianto della mozione portata in Assise civica da Antonio Battista di Sinistra per Campobasso. «Questa è una stazione – ha sottolineato – non un deposito di treni. Pensate ai disagi dei giovani che sono emigrati per lavorare e tornano per le festività. O, ancora, come pensiamo di attrarre turisti con i trasporti in queste condizioni? Dal centrodestra sentiamo parlare di ulteriori tagli. Rilanciamo perciò la battaglia per connettere il Molise al mondo».
«Provate a venire qui per partire per Roma alle 6.30 di mattina, fermi ad aspettare su questo piazzale con il freddo di Campobasso, il pullman che arriva alle 6.25, 6.27. Non è una condizione accettabile», ha dichiarato Bibiana Chierchia, consigliera comunale di Campobasso e presidente di Ali Molise. «Le pagine social satiriche su questi temi raccontano, benissimo, purtroppo un dramma. A fronte di picchi di tasse per coprire debiti che i decisori politici dovrebbero coprire».
La battaglia, ha assicurato la vice sindaca di Ripalimosani Annamaria Trivisonno, sarà sostenuta anche dagli amministratori dell’hinterland del capoluogo e delle aree interne. «Sia come amministratori sia come cittadini».

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