Chiede un voto contro le destre illiberali per dire no a un’Europa orbaniana. Un voto per confermare l’impostazione del commissario Gentiloni durante e dopo la pandemia: l’Italia ha avuto più risorse degli altri Paesi e il Pnrr li destina in misura maggiore al Mezzogiorno.
Sandro Ruotolo, volto notissimo del giornalismo d’inchiesta (sotto scorta per le minacce della camorra) a Campobasso chiede una voto per la candidata sindaca del centrosinistra a Campobasso – nella cui sede si tiene l’incontro con la stampa – e per sé, in lista col Pd per le europee. Apre il suo intervento esprimendo solidarietà ai giornalisti Rai ieri in sciopero. «Siamo il Paese che ha censurato un monologo sul 25 Aprile. Vogliono riscrivere la Costituzione quelli che non l’hanno firmata, quelli che abbiamo sconfitto il 25 aprile». Questa, sottolinea, «è la destra, non è il centrodestra. Dobbiamo fare di tutto quindi per vincere, abbiamo un nemico che è l’astensionismo. Per questo la politica deve recuperare terreno fra le persone, i circoli non devono essere aperti solo in campagna elettorale». Serve, ha aggiunto Ruotolo, «più solidarietà, più inclusione e, soprattutto, dobbiamo spingere l’Europa a diventare protagonista nei processi di pace e nella transizione ecologica. Dobbiamo credere nell’economia verde, basta consumo del suolo ma sì alla rigenerazione urbana, non c’è più tempo da perdere». Un’Europa, in sintesi, che tuteli i diritti sociali e la solidarietà.
«Dobbiamo sostenere le forze progressiste in Europa, il Sud ha bisogno dell’Europa, come l’Europa del Mezzogiorno d’Italia. Campobasso deve essere sempre di più una città europea capace di utilizzare al meglio le risorse finanziarie che sono arrivate e che arriveranno dall’Unione», l’apertura della conferenza da parte della padrona di casa Marialuisa Forte.
Le scelte di Bruxelles impattano direttamente sui margini decisionali degli amministratori locali, aggiunge la capogruppo dem in Consiglio regionale Alessandra Salvatore. «La strada dei diritti è quella che serve a contrastare la criminalità».
L’ex senatore Roberto Ruta, che per l’occasione ha preferito la giacca e la cravatta all’outfit casual, si dice convinto che l’8 e 9 giugno ci sarà un voto per Sandro Ruotolo, oltre che per Forte, perché è «un voto contro le mafie e per lo stato di diritto» .
Una scelta di altruismo chiede infine la consigliera Micaela Fanelli. «Stare col centrodestra significa distruggere quel poco di politiche e fondi di coesione su cui il Molise può contare per lo sviluppo».