Quali criteri sono stati seguiti per decidere quali corse da Campobasso a Roma (e viceversa) eliminare dal contratto di servizio con Trenitalia? E quali alternative si prevede di mettere in campo per limitari i disagi per i pendolari molisani?
Domande a cui il presidente della Regione Francesco Roberti, che ha trattenuto per sé la delega ai Trasporti, è chiamato a rispondere dall’interrogazione firmata dai consiglieri 5s Roberto Gravina e Angelo Primiani.
Gravina, in particolare, sottolinea che «la mobilità ferroviaria rappresenta un servizio essenziale per molti cittadini molisani, facilitando gli spostamenti quotidiani verso le principali città e i luoghi di lavoro e studio. L’importanza di queste corse è particolarmente sentita da pendolari, studenti e lavoratori, comprese le persone con disabilità o a mobilità ridotta. È necessario erogare ai cittadini molisani un servizio di trasporto ferroviario efficiente e funzionale che garantisca il pieno soddisfacimento del diritto alla mobilità, costituzionalmente sancito ed è altresì fondamentale per la Regione Molise offrire un servizio in linea con il bilancio e la programmazione economica».
Nei giorni scorsi a protestare e a far sentire la propria voce sulla rimodulazione delle corse per la Capitale erano stati prima i pendolari e poi, subito dopo, gli stessi lavoratori di Trenitalia.
I nuovi orari prevedono la soppressione della corsa delle 7.45 da Isernia a Roma (non sono previste alternative). Inoltre, dei due treni quotidiani, quello delle 19.35 e delle 20.35, entrambi da Roma Termini a Isernia, ne sarà realizzato uno solo alle 20.15. Prevista, inoltre, la soppressione sulla tratta Campobasso – Caserta (anche in questo caso ora attiva solo da e verso Isernia per lavori di elettrificazione) dei treni:Caserta – Isernia delle 8.10 e Isernia – Caserta delle 16.50.
«La soppressione di queste corse così come è stata definita a seguito di accordi tra Regione Molise e Trenitalia, concordata in un incontro che si è svolto il 9 maggio scorso per discutere delle modifiche al programma di esercizio, potrebbe comportare disagi significativi per i cittadini molisani, soprattutto per coloro che hanno orari di lavoro e studio non flessibili», aggiunge Gravina che insiste sull’importanza di assicurare che la revisione delle corse soddisfi pienamente le necessità dei pendolari. «È essenziale che ogni decisione sia presa considerando le reali necessità di chi utilizza quotidianamente questi servizi. Quali misure alternative si prevede di mettere in atto per minimizzare l’impatto negativo sui cittadini nel caso in cui la soppressione delle corse fosse confermata? A tal proposito, non a caso, proprio nello scorso mese di febbraio ho depositato un’interrogazione, per la quale attendo ancora risposta, anche sul servizio sostitutivo su gomma per chiedere di sapere quale è il corrispettivo che la Regione Molise corrisponde a Trenitalia per il solo servizio sostitutivo su gomma (con specifica del rimborso chilometrico riconosciuto) e se lo stesso corrisponde al medesimo importo riconosciuto per le tratte effettuate in treno. Inoltre, ho chiesto di sapere se la Regione Molise è a conoscenza degli importi versati da Trenitalia alle ditte esterne che effettuano il servizio sostitutivo per conto di Trenitalia (con specifica del rimborso chilometrico riconosciuto)».
In definitiva, con l’interrogazione presentata ieri, i due esponenti pentastellati chiedono alla giunta regionale di chiarire quali misure saranno adottate e soprattutto quali criteri sono stati utilizzati per queste scelte, per garantire che la rimodulazione delle corse risponda davvero adeguatamente alle esigenze dei cittadini e minimizzi gli impatti negativi. È cruciale – ribadisce in chiusura Gravina – che vengano presi in considerazione i bisogni dei pendolari, degli studenti e di tutti i lavoratori che quotidianamente usufruiscono di questi servizi e proprio a tal fine abbiamo richiesto di sapere se sono previsti incontri con i rappresentanti delle compagnie ferroviarie per discutere delle problematiche relative al trasporto ferroviario in Molise e trovare soluzioni che salvaguardino gli interessi dei cittadini».