La Corte dei conti del Molise aveva chiesto a 11 capigruppo della passata legislatura di Palazzo D’Aimmo la restituzione di una cifra complessiva pari a 174mila euro. Le Sezioni riunite in funzione giurisdizionale hanno invece annullato la sanzione. A far ricorso in appello la ex capogruppo dem Micaela Fanelli con l’assistenza legale degli avvocati Salvatore Di Pardo e Andrea Latessa. Principio valido anche per gli altri colleghi. Pericolo scampato e assunzioni quindi regolari.
La sezione di controllo del capoluogo di regione, applicando i principi generali in tema di approvazione dei documenti di bilancio fuori termine (nel 2023 quelli della Regione sono stati varati molto fuori termine sia per le oggettive difficoltà a coprire il deficit, è stato poi possibile solo grazie al contributo del governo nazionale, sia per l’avvicendamento fra l’amministrazione Toma e quella Roberti). Se la Pubblica amministrazione non approva previsionali e consuntivi nei termini (30 aprile per i rendiconti), non può assumere. E se lo fa i contratti non sono regolari. Quindi i magistrati di via Garibaldi hanno sanzionato i capigruppo che avevano assunto collaboratori da gennaio a fine giugno 2023.
Ma in appello ha colto nel segno l’appello di Di Pardo e Latessa (alle stesse conclusioni è giunta peraltro la procura generale). Probabilmente, ma bisognerà attendere le motivazioni per averne certezza, secondo le Sezioni riunite della Corte dei conti i gruppi non sono annoverabili fra gli enti sottoposti alla normativa di settore (quindi non sono equiparabili all’ente Regione). «Le contrattualizzazioni del Gruppo del Partito Democratico erano pienamente legittime e conformi alla legge – il commento di Fanelli – e la sentenza della Corte dei Conti di Roma restituisce la certezza di aver operato sempre nel pieno rispetto di tutte le norme».
Gli avvocati Latessa e Di Pardo