La giunta regionale del Molise, con una delibera approvata nella seduta di venerdì, ha attivato risorse per 7,4 milioni di euro, a carico del Fondo sviluppo e coesione, per il sostegno agli investimenti in impianti e macchinari per le micro, piccole e medie imprese.
L’avviso, a cui l’esecutivo Roberti ha dato via libera su proposta dell’assessore al Coordinamento dei fondi nazionali e comunitari Michele Iorio, si pone l’obiettivo di rafforzare la crescita sostenibile, la competitività e la ripresa produttiva delle micro, piccole e medie imprese localizzate sul territorio regionale duramente provate dagli effetti e dalle conseguenze della situazione emergenziale generata dalla pandemia Covid19.
«Il tessuto socio economico molisano – si legge nel documento – non è ancora riuscito a recuperare il livello pre Covid sia in termini di investimenti, sia di valore aggiunto e occupazione». Le agevolazioni saranno concesse nella forma del contributo a fondo perduto pari al 60% dell’importo complessivo della spesa ammissibile e non potrà essere superiore a 60mila euro per ogni singola impresa. La procedura valutativa che sarà utilizzata è la cosiddetta “a sportello” e fino a concorrenza delle risorse disponibili.
La scheda dell’intervento, allegata al provvedimento della giunta, contiene le informazioni di dettaglio sul bando che sarà predisposto dal dirigente del Servizio Competività dei sistemi produttivi. Beneficiari del contributo sono le micro, piccole e medie imprese e i professionisti che, per effetto dell’articolo 12, commi 2 e 3 della legge 22 maggio 2017 n. 81, sono equiparati alle piccole e medie imprese, così come definite dal Regolamento (Ue) 651/2014 e dal decreto del Ministro delle Attività produttive del 18 aprile 2005 che, alla data del 5 luglio 2024 risultino regolarmente costituite ed iscritte al Registro delle imprese (quelle non soggette a iscrizione – professionisti iscritti ad albi ovvero lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata
Inps eccetera – dovranno risultare formalmente titolari di Partita Iva); dispongano di almeno un’unità operativa nel territorio della Regione Molise; per l’unità operativa e/o l’unità locale sia stato dichiarato l’avvio delle attività; siano in possesso, per l’unità operativa e/o l’unità locale, di un Codice Ateco prevalente o primario rientrante tra quelli ammissibili (l’elenco sarà allegato all’avviso); si impegnino a mantenere o aumentare il livello occupazionale dell’impresa.
Tra le altre, non rientrano tra i potenziali beneficiari le imprese che operano nei settori esclusi dal “de minimis” e quelle del settore turistico che svolgono attività ricettiva di qualsiasi tipologia (sia alberghiera, sia extra alberghiera). E quelle che non siano in regola con gli obblighi previdenziali, assistenziali e assicurativi, di sicurezza sul lavoro, con le norme previste dai contratti collettivi o con quelle riguardanti l’inserimento di disabili, le pari opportunità, le norme di edilizia, urbanistica e tutela ambientale. Oltre a quelle in liquidazione (fatta eccezione per quelle in continuità aziendale) o che siano state destinatarie, negli ultimi tre anni, di provvedimenti di revoca di agevolazioni erogate dalla Regione (a meno che non abbiano rinunciato volontariamente).
Tra le tipologie di spese ammesse, quelle per attrezzature, macchinari, impianti di processo, purché strettamente correlati al ciclo produttivo; per programmi informatici, hardware e software; per mezzi di trasporto e servizi di consulenza, utilizzati esclusivamente ai fini della realizzazione del progetto di investimento, funzionali al conseguimento di certificazioni.

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