L’ex assessore regionale Vittorino Facciolla, attualmente consigliere regionale di opposizione (Pd), è stato assolto con formula piena nel processo che lo vedeva imputato, insieme all’ex presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura e ad altri membri dell’allora giunta, per reati legati alle nomine del Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici. La sentenza, giunta dopo un lungo iter giudiziario, conferma che nessuna norma è stata violata durante la gestione di tali nomine.
Facciolla, che ha sempre rivendicato la sua posizione di trasparenza e correttezza, aveva rifiutato di accettare una semplice prescrizione ottenuta in primo grado, preferendo affrontare l’intero dibattimento per dimostrare l’infondatezza delle accuse. «Ho voluto che ogni prova fosse esaminata e che ogni testimone fosse ascoltato, perché volevo una sentenza che valutasse nel merito il mio operato e quello della giunta» – ha dichiarato il consigliere.
Il verdetto della Corte d’Appello ha quindi confermato l’assoluzione completa, ponendo fine a una vicenda che aveva già visto l’archiviazione di ben 16 procedimenti penali precedenti.
Facciolla ha espresso grande soddisfazione per la conclusione del processo, sottolineando il ruolo fondamentale della sua difesa legale, composta dagli avvocati Antonio De Michele e Gina Capuano: «La mia assoluzione è merito anche della qualità della mia difesa tecnica. Non posso che ringraziare i miei legali per il lavoro svolto».
Nonostante il lieto fine, Facciolla ha voluto ricordare il pesante impatto che il processo ha avuto sulla sua vita personale e familiare. «Nessuno potrà risarcirmi per i danni del ludibrio pubblico a cui sono stato esposto, né risarcire la mia famiglia per i patemi subiti» – ha sottolineato. Tuttavia, ha concluso con una nota di speranza, affermando che «la giustizia trionfa sempre, o quasi sempre,» un messaggio che ha detto di ripetere ogni giorno alle sue figlie.
Con questa assoluzione, si chiude una pagina complessa della storia politica molisana, restituendo pienamente a Facciolla e agli altri imputati la loro integrità.