Cosa verrà trasferito all’Auditorium di Isernia? Solo il centralino del 118 regionale o anche tutti gli altri servizi, per esempio il triage, svolti attualmente al Cardarelli di Campobasso?
Mira a ottenere risposta a questa domanda dal governatore Francesco Roberti l’interrogazione dei consiglieri dem Micaela Fanelli, Alessandra Salvatore e Vittorino Facciolla.
Il provvedimento di giunta a cui l’atto ispettivo fa riferimento è la delibera 429 del 5 settembre scorso con cui si approva il documento di indirizzo per realizzare a Isernia il “Polo dell’Emergenza”
Con la Delibera 429 del 5 settembre scorso, la Giunta ha approvato il documento di indirizzo alla con la messa in esercizio e gestione della Centrale unica di risposta del numero unico europeo 112 oltre alla predisposizione logistico-funzionale della sede del numero per cure mediche non urgenti 116117 e della Centrale 118.
La decisione ha generato timori soprattutto, spiega la capogruppo Pd Fanelli, per il paventato “smembramento” o trasferimento da Campobasso a Isernia dei servizi e delle prestazioni garantiti dalla Centrale 118». Dalla lettura testuale della delibera, prosegue, «non si evince con la necessaria evidenza se oggetto del trasferimento ad Isernia sarà solo il servizio unico di risposta o l’intera Centrale operativa e, a seguito di verifiche informali, sembrerebbe non esserci l’intenzione di trasferire la Centrale operativa da Campobasso a Isernia, ad eccezione delle infrastrutture tecnologiche a supporto del Numero unico di Emergenza, ovvero il call center.
La Centrale 118, ricorda Fanelli, è composta da un primario, sei medici, un coordinatore infermieristico, 14 infermieri e un operatore ausiliario «e svolge importanti attività, tutte interconnesse tra di loro. Risposta telefonica alle richieste di emergenza del 118 e triage medico/infermieristico per il coordinamento delle ambulanze e del servizio di soccorso sul territorio; manutenzione e assistenza tecnica dei dispositivi salvavita presenti a bordo dei mezzi (es. defibrillatori); approvvigionamento dalla farmacia ospedaliera e rifornimento dei dispositivi sanitari e farmacologici a bordo delle auto mediche e delle ambulanze; centro di formazione continua degli operatori sanitari e coordinamento del personale infermieristico».
È difficile, se non impossibile, separare la risposta al telefono dal resto dei servizi. Inoltre, l’ubicazione attuale dell’unità operativa è equidistante per tutte le ambulanze del Molise.
Il timore, conclude la capogruppo dem, «è che una eventuale riallocazione parziale o totale dell’Uoc a Isernia risulterebbe dispendiosa in termini di tempi e risorse, con il rischio di compromettere la qualità e l’efficienza del servizio reso alla popolazione, senza contare il disagio che si verrebbe a creare per tutto il personale Medico e infermieristico, che dovrà essere riallocato da Campobasso ad Isernia».

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