L’indiscrezione è di quelle che fanno rumore e arriva da fonti qualificate. Molise Acque starebbe valutando di portare in Tribunale il consigliere regionale dei 5 stelle Roberto Gravina per le affermazioni rese durante l’ultima seduta di Palazzo D’Aimmo.
In sostanza, secondo quanto trapela, l’azienda speciale ritiene false e gravi quelle affermazioni perché negano la straordinarietà della siccità del 2024 e, a cascata, le sue conseguenze sulle sorgenti del Matese.
Al presidente di Molise Acque Sabatini, che a Primo Piano ha parlato di dati senza precedenti (un flusso di 1.050 litri al secondo mentre due settimane fa era di 1.800 e comunque mediamente di 3mila), l’ex sindaco di Campobasso martedì scorso ha risposto, fra le altre cose: «Dai grafici di Molise Acque discussi durante l’audizione in Commissione, si legge che nello stesso periodo dell’anno 2022 (anno simile al 2024, quindi) c’erano 1.190 litri al secondo contro i 1.050 di oggi. Parliamo quindi di una differenza tutt’altro che abissale rispetto al passato, ma poi, soprattutto, Molise Acque afferma anche che, in questo periodo, di solito abbiamo di media 3000 litri al secondo, cosa che, invece, sempre dai dati dei grafici ufficiali, non risulta, perché queste sono cifre che solitamente si registrano, negli anni, nei mesi che vanno tra febbraio e giugno».
Gravina ha contestato anche la necessità delle riduzioni operate in questi mesi dall’azienda di via Depretis, che invece per i tecnici e i vertici di Molise Acque sono e restano fondamentali per affrontare il periodo di emergenza.
Per questi motivi, al momento sembra assai probabile che il caso finirà davanti a un giudice, con una querela e una richiesta di danni.

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