«Non dobbiamo mai più mettere i cittadini nelle condizioni di dove chiamare le televisioni per veder garantito un proprio diritto». Nelle parole del ministro della Salute un monito che è anche un’assunzione comune di responsabilità.
Orazio Schillaci ha scritto alle Regioni, con una lettera indirizzata al presidente della Conferenza Massimiliano Fedriga, per rilanciare la necessità di iniziative efficaci per ridurre i tempi di attesa in sanità e per annunciare che il dicastero è al lavoro per ultimare i decreti attuativi del provvedimento licenziato dal governo a fine luglio.
«Questa è la battaglia più importante, sia per curare efficacemente chi soffre e sia per investire sul benessere di tutti attraverso gli screening periodici», così Schillaci nella nota.
Tornando poi sulla polemica relativa al passaggio del decreto riguardante i poteri sostitutivi del ministero della Salute in caso di inadempienza da parte delle Regioni, ha rimarcato: «Quando, prima dell’estate, alcuni hanno eccepito un eccesso di controllo da parte del Ministero ho accolto l’obiezione con spirito costruttivo, soprattutto alla luce delle competenze previste dal Titolo V della Costituzione. Sono sicuro che non mancherà tutta l’attenzione possibile perché non possiamo davvero più accettare di apprendere dai media che esistono ancora tante realtà in cui le liste sono immotivatamente e illegalmente chiuse. Non dobbiamo mai più mettere i cittadini nelle condizioni di dove chiamare le televisioni per veder garantito un proprio diritto».
E, ancora, il ministro ha ricordato: «Ho lavorato per oltre 30 anni come medico in ospedali pubblici, conosco bene la situazione e i disagi che derivano dalla mancata programmazione, dai tagli scellerati e dagli sprechi. Questo però non giustifica chi non consegna le proprie agende, chi disattende i propri obblighi a favore dell’attività libero professionale, chi non vigila e non interviene in certe situazioni obiettivamente intollerabili. A fine anno sarà online la piattaforma che ci permetterà finalmente, per la prima volta, di monitorare l’andamento in tutta la Nazione così da poter riconoscere i meriti delle tante realtà di cui siamo fieri e di intervenire nelle situazioni di difficoltà. Per gli altri casi, che screditano indegnamente il lavoro di tutti i sanitari pubblici, voglio poter contare sulla tua attenzione».
Infine: «Abbiamo stanziato fondi e ne stanzieremo altri in aggiunta. È ora però di esercitare pienamente quanto previsto dal Titolo V e che attiene alla gestione efficiente ed efficace perché non è oggettivamente più sostenibile che ci siano ancora Regioni che non spendono o non sono in grado di spendere quanto affidato loro proprio sul capitolo liste d’attesa».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.