«Il governatore Francesco Roberti ci dica con quale “emme” sta. Con Meloni o con il Molise?». Volutamente provocatori, sapendo di poter contare su uno spirito di reazione non indifferente del destinatario della sfida, i consiglieri regionali del Pd hanno illustrato ieri mattina la mozione appena protocollata a Palazzo D’Aimmo che punta a stanare la maggioranza di centrodestra. E a portarla sulle posizioni delle opposizioni che chiedono alla premier e ai suoi ministri (variamente interessati e spesso transitati sulle strade della XX Regione in questi due anni) di mantenere le promesse elettorali.
Decreto Molise per uscire dal commissariamento della sanità e azzerare il debito, strada a quattro corsie o comunque a scorrimento veloce fra l’A1 e l’A14, rafforzamento dei collegamenti ferroviari, ha elencato Alessandra Salvatore, sono stati gli argomenti di rassicurazioni ripetute. «Ma delle azioni tante volte annunciate non c’è traccia».
Non ce n’è nella Finanziaria che ha appena iniziato il suo iter in Parlamento, ha aggiunto la capogruppo dem di via IV Novembre Micaela Fanelli. «Mentre noi continuiamo la battaglia contro la legge di Bilancio anche con questa iniziativa, emergono invece netti i contrasti sulle liste d’attesa fra i vertici della sanità».
Anche sul fronte dell’automotive, ha messo sul tavolo Vittorino Facciolla, le cose vanno malissimo. La Gigafactory di Termoli al momento pare sfumata. «E il governo taglia, con la manovra, 4,7 miliardi al settore». La preoccupazione, ha concluso, «è massima. Con questa mozione proviamo a sollecitare un’azione condivisa».
Quale azione? Essere ricevuti dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, tutti gli eletti di Palazzo D’Aimmo, e sollecitare direttamente a lei il mantenimento delle promesse.
Vale a dire, si legge nella parte dispositiva della mozione: «Adottare il “Decreto Molise” e, con esso, l’azzeramento del debito sanitario, la revoca del commissariamento e la deroga alla normativa Balduzzi; – finanziare il raddoppio, per lotti funzionali, della Bifernina; – realizzare, con i 150 milioni di euro di Pnrr appostati, l’upgrade tecnologico della linea Venafro-Matrice-Termoli e la elettrificazione della tratta Termoli-Matrice, con adeguamento a massa assiale, le modifiche mirate del Prg (aggiuntive rispetto a quelle già previste) delle stazioni sull’intero itinerario Venafro-Termoli; – completare in tempi strettissimi lelettrificazione del tratto Isernia-Campobasso;
– aumentare -in relazione al riparto dei fondi tra le regioni- la percentuale delle risorse spettanti al Molise nei vari settori di intervento, da quello sanitario a quello sociale; – ripristinare il finanziamento per la Gigafactory di Termoli ed il Fondo Automotive, a supporto del settore e dell’indotto; – eliminare, dal disegno di legge di bilancio, anche le decurtazioni previste per le risorse destinate agli enti locali».

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