Divisi sulla gestione della sanità (è stata respinta la mozione dei 5 stelle che puntava a istituire una commissione d’inchiesta sugli appalti dell’Asrem, sulle liste d’attesa e i contratti coi privati), gli inquilini di Palazzo D’Aimmo ieri hanno trovato compattezza sul ripiano del disavanzo della Regione.
È stata infatti approvata all’unanimità la mozione, già bipartisan, dei consiglieri Micaela Fanelli (Pd) e Roberto Di Pardo (Noi Moderati) che come oggetto ha un argomento squisitamente tecnico: “Adempimenti ex art. 1. Comma 455 e 458 della legge n. 213/23”. Il testo, frutto di un accordo tra maggioranza e minoranza, modifica sostanzialmente quanto previsto da una mozione sullo stesso tema originariamente presentata dagli esponenti dem Fanelli, Salvatore e Facciolla.
In particolare, nelle premesse del documento l’Assemblea legislativa fa riferimento alla procedura prevista in modo innovativo dalle disposizioni di cui al comma 455 dell’articolo 1 della legge di stabilità del 2023 relative al programma per il ripiano del maggiore disavanzo di amministrazione della Regione Molise, che stabilisce un ventaglio di adempimenti di tipo finanziario in capo alla stessa e un cronoprogramma stringente e delle relative competenze di verifica e controllo poste in capo al Consiglio regionale. La legge di Stabilità prevede al comma 458 l’erogazione del contributo – si legge ancora nelle premesse della mozione – di cui al comma 455 è subordinata alla sottoscrizione, entro il 15 febbraio 2024, di un accordo per il ripiano del disavanzo tra il presidente del Consiglio dei ministri e il presidente della Regione, in cui la Regione si impegna per tutto il periodo in cui risulta beneficiaria del contributo di cui al medesimo comma 455 ad assicurare, per ciascun anno o con altra cadenza da individuare nell’accordo, risorse proprie pari ad almeno la metà del contributo annuo, da destinare al ripiano del disavanzo e al rimborso dei debiti finanziari, attraverso le seguenti misure, o parte di esse, da adottare per il perimetro non sanitario del bilancio.
L’Assemblea, quindi, rileva la necessità di fare piena chiarezza sull’attuale situazione dei “conti” regionali, attraverso un approfondito processo di verifica degli atti e di ascolto della pluralità di soggetti interessati, a partire dai responsabili e uffici regionali competenti, dei revisori dei conti regionali ed eventualmente di altre ulteriori e autorevoli interlocutrici competenti sul tema. Allo stesso tempo il Consiglio evidenzia l’assenza di un numero di persone adeguato in capo al Consiglio regionale per garantire una struttura di supporto per l’approfondimento degli aspetti finanziari, di qui la necessità di risorse umane specializzate per garantire un autorevole e approfondito supporto in merito alla situazione e che possa svolgere un lavoro istruttorio per la Prima Commissione. Premesso tutto ciò, il Consiglio regionale, stante l’importante attuazione del principio del pareggio di bilancio e le conseguenti implicazioni per i cittadini e le imprese molisane, oltre che per gli altri enti, impegna la Prima Commissione consiliare, secondo l’articolo 30, commi III e IV, a riferire innanzi all’Aula.