A distanza di un anno dal congresso unitario il Pd Molise prende atto che di unitario sul territorio c’è ben poco. A parte la scelta di Ovidio Bontempo come uomo della sintesi di posizioni peraltro lontane – che fanno capo all’ex senatore Ruta e ai consiglieri regionali Fanelli e Facciolla – i dem non si sono “intesi” su null’altro in questi mesi. Soprattutto non sono riusciti a replicare il modello nelle tre federazioni.
La direzione regionale venerdì scorso ha approvato i punti proposti dal segretario Bontempo. L’accordo dello scorso anno si intende superato. Sciolti si balla? Intanto, si legge nel documento filtrato a margine della riunione, «le posizioni di vertice nel partito condivise e votate nel dicembre 2023, si ritengono da ora svincolate rispetto al suddetto accordo e, conseguentemente, saranno sottoposte a immediata verifica politica nelle sedi competenti, a partire da quella del segretario regionale, che ha rimesso il suo ruolo alla valutazione dell’assemblea regionale che lo ha eletto, chiedendone al presidente la convocazione per la verifica rispetto alla tenuta politica del governo del partito regionale; per quanto riguarda il ruolo di capogruppo in Consiglio regionale (attualmente è Micaela Fanelli ma nei primi mesi di legislatura è stato ricoperto da Alessandra Salvatore, ndr), i consiglieri Pd si potranno ritenere liberi di determinarsi in base alle valutazioni politiche che emergeranno dal loro confronto interno al gruppo consiliare».
Una verifica per il momento. Gli osservatori più accorti non pronosticano sconvolgimenti, Bontempo quindi resterà segretario. Le novità riguardano le federazioni e i relativi congressi, che non saranno unitari ma combattuti. Dopo un confronto con Roma si è deciso di allineare i tempi a quelli dei congressi territoriali abruzzesi: fanno fede le tessere al 31 dicembre 2024, per le candidature c’è tempo fino al 12 gennaio e si dovrà votare entro il successivo 26. Nella settimana fra il 19 e il 26 gennaio dovranno tenersi i congressi di circolo.
Simone Coscia (ne abbiamo parlato ieri sulle pagine di Termoli) è stato di fatto “espulso”: per la direzione dem il suo comportamento è incompatibile con l’essere tesserato e quindi candidato a qualsiasi ruolo nel Pd.