Sarà l’avvocato Massimo Luciani ad assistere la Regione Molise nel contenzioso che deriverà dall’impugnativa della mancata parifica del consuntivo 2022. La nomina è stata decisa dalla giunta Roberti il 29 novembre scorso (la delibera è stata pubblicata ieri all’albo pretorio di Palazzo Vitale).
Famoso amministrativista e costituzionalista, il nome di Luciani è circolato in queste settimane anche per l’elezione a giudice della Consulta. Docente della Sapienza, ha curato già altre cause per la Regione Molise, anche riguardanti documenti di bilancio.
Tracciato l’identikit del difensore (scelta che il governatore ha compiuto, insieme al Servizio Avvocatura e agli assessori, in primis il titolare del Bilancio Cefaratti, in punto squisitamente di diritto e curriculum professionale visto che il nome di Luciani è in quota Pd per la Consulta), non sfugge il significato della decisione dell’esecutivo. La giunta non ci sta e contesta i rilievi dei magistrati contabili al consuntivo del 2022 (fra questi ci sono il finanziamento ad Arpa con fondi del Servizio sanitario e il riconoscimento dell’extrabudget per i pazienti non molisani ai due grandi erogatori privati convenzionati Neuromed e Responsible). Lo ha anche riapprovato, ma difende in appello le scelte compiute dal punto di vista finanziario nel documento bocciato a fine settembre scorso.
Il 26 novembre sono state depositate le motivazioni della Sezione di controllo di via Garibaldi. Quindi, il Servizio Risorse finanziarie, «sintetizzata la posizione dell’ente rispetto alla non parifica, al fine di conseguire un ulteriore, qualificato supporto giuridico circa le scelte compiute dalla giunta, nonché di valutare l’opportunità di proporre gravame avverso la decisione dei giudici contabili, tenuto conto dell’estrema complessità della questione, ha proposto all’Avvocatura regionale di istruire il provvedimento amministrativo relativo all’individuazione, da parte della giunta regionale, di un legale esterno di comprovata esperienza nel settore, al quale conferire l’incarico di consulenza e patrocinio». La scelta, si legge nel dispositivo della delibera 548, è ricaduta sul prof Luciani «in considerazione della competenza e dell’esperienza professionali ed accademiche, risultanti dal curriculum acquisito per le vie brevi e pertinenti con la materia oggetto di contenzioso».
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