«Mi sarei aspettato che le opposizioni sostenessero l’emendamento sulla sanità del Molise, qui e anche a Roma, invece di continuare a dire che si tratta di un’illusione, che non è fra i segnalati, che tanto non verrà approvato. Mi sarei aspettato, in poche parole, e il mio appello è ancora valido, che facessimo per una volta tutti insieme gli interessi della nostra terra. Invece…».
Considerato non a torto il “papà dell’emendamento Lancellotta”, la proposta di modifica alla legge di Bilancio che risulta fra quelle segnalate dai gruppi (in particolare è stata segnalata da Fratelli d’Italia), l’ex presidente della Regione Michele Iorio (oggi assessore della giunta Roberti con delega fra le altre ai rapporti con i ministeri della Salute e dell’Economia) interviene di nuovo sul tema consegnando a Primo Piano Molise una provocazione. Una scossa alle minoranze, Pd e 5s in particolare.
L’emendamento, come tutti gli altri ritenuti molto importanti dai gruppi parlamentari, è da ieri al vaglio della Commissione Bilancio della Camera dei deputati. Il suo destino – approvazione in toto o spacchettamento fra manovra finanziaria e successivo decreto ad hoc – si conoscerà quindi meglio nelle prossime ore.
Prevede, fra le altre misure, il superamento del commissariamento della sanità molisana e il ritorno della programmazione nelle mani degli organi regionali, la deroga al decreto Balduzzi – nel senso che il Molise viene considerato alla stregua di una regione di 600mila abitanti per l’accreditamento di servizi e reparti di ospedali pubblici al netto però del numero complessivo dei posti letto che non può essere superato, la quantificazione del debito dell’Asrem (accertato dalla direzione strategica dell’azienda e poi gestito da un commissario appositamente nominato e scelto fra i dirigenti del Mef), un contributo di 20 milioni all’anno per tre anni da parte dello Stato per ridurlo e l’esclusione della mobilità attiva prodotta dagli Irccs che hanno sede sul territorio, in questo caso il Neuromed, dal novero del disavanzo.
«Se siamo tutti d’accordo, anche le opposizioni, che dopo 15 anni di commissariamento infruttuoso e, anzi, dannoso per la qualità dei servizi che in Molise è arretrata senza alcun giovamento per i conti perché siamo ancora in piano di rientro, se siamo tutti d’accordo – ragiona quindi Iorio – che il dm 70, il famigerato Balduzzi non ci consente di avere una rete di assistenza per l’emergenza che sia all’altezza del fabbisogno dei molisani allora non comprendo come le minoranze possano non condividere l’emendamento presentato dalla deputata Elisabetta Lancellotta. E come possano non sostenerlo ma anzi ridicolizzare o screditare questa iniziativa. Ripeto – conclude l’assessore – mi sarei aspettato una battaglia comune».

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