Si sublima nelle dichiarazioni dell’ex presidente della Regione Molise, Michele Iorio – attualmente assessore della Giunta Roberti -, la divisione dell’opinione pubblica sul tema della richiesta di annessione all’Abruzzo avanzata dal Comitato che chiede di sganciare la provincia pentra dal Molise. Sulle colonne de “Il Centro” – maggiore quotidiano abruzzese – che si sta occupando approfonditamente della vicenda, l’assessore Iorio si è detto contrario alla richiesta di referendum «perché improvvida e inutile – ha affermato rispondendo alle domande dell’intervistatore -. Andrebbe esclusivamente a danneggiare l’omogeneità di questa terra. Ridurrebbe la potenzialità del Molise e non capisco quale giovamento possa portare all’Abruzzo. Mi sembrano problematiche serie trattate con molta superficialità. Anche perché, volendo approfondire il tema, una cosa è decidere di fare le macro regioni, di cambiare il sistema nazionale, quello è un dibattito che si potrebbe anche aprire nel nostro Paese, ma ritenere di dover cambiare così, per spirito di campanile o per rivendicazioni pseudo-politiche, mi sembra una cosa non utile alla Regione e quindi non utile ai cittadini». L’ex presidente ha detto anche di non aver cercato, come autorità istituzionale, un dialogo con gli organizzatori: «È un dibattito che si fa da tanto tempo qui da noi – ha affermato a “Il Centro” -. Per la verità si dibatte anche per il destino dell’intera regione: c’è chi dice che bisogna creare un’aggregazione con l’area del Beneventano per fare il Grande Sannio, chi dice di ritornare con i cugini abruzzesi, chi sostiene che a livello nazionale sarebbe il caso di aggregarsi al Lazio affinché il Molise possa essere omogeneo con quella regione. Di dibattiti ce ne sono stati tanti. Se poi c’è gente che insiste cercando le firme per chissà quale ragione, che ancora non capisco, pazienza. È democrazia anche questa». Iorio ha concluso evidenziando la possibilità di costituirsi «di poter rappresentare la stragrande maggioranza dei molisani o della provincia. Ma non so ancora se giuridicamente sarà compito di controbattere alla Provincia o alla Regione. Vedremo».

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