In Aula da oggi pomeriggio, voto di fiducia entro venerdì. L’ok definitivo alla manovra finanziaria per il 2025 in Senato il 28 dicembre.
Questo il timing definito ieri per l’esame della legge di Bilancio, dopo la seduta nella notte fra lunedì e martedì, una pausa per le comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgio Meloni a Montecitorio e di nuovo una sessione di lavori andata avanti a oltranza dalle 17 di ieri in poi.
Tra le novità, salta l’aumento dei pedaggi autostradali dell’1,8% che sarebbe scattato il 1 gennaio. Modifiche anche per la norma sulle concessioni elettriche: la proroga verrà dimezzata, da 40 a 20 anni. Le maggiori entrate saranno destinate al taglio delle bollette. Dietrofront sull’aumento di stipendi dei ministri non eletti, ridimensionato in un rimborso per le trasferte per i non residenti a Roma.
A presidiare la seduta interminabile della Commissione Bilancio anche la deputata molisana di Fratelli d’Italia Elisabetta Lancellotta, firmataria dell’emendamento sulla sanità del Molise da cui i relatori della manovra hanno estrapolato e recepito – con il parere favorevole di Palazzo Chigi – le disposizioni finanziarie per la riduzione del disavanzo. In arrivo, in base alla proposta vagliata ieri insieme alle tantissime altre, 45 milioni per il 2025 e 45 per il 2025 come contributo per chiudere le partite pregresse. La Regione, inoltre, è impegnata ad approntare un piano di copertura entro il 31 gennaio 2025.
Dal riparto del Fondo nazionale, poi, al Molise sarà destinata una quota aggiuntiva di almeno 20 milioni all’anno in considerazione delle sue dimensioni demografiche e delle sue peculiarità territoriali (che rendono più costosa che altrove la programmazione e la gestione dei servizi di assistenza sanitaria).
In considerazione dell’apertura di credito che il governo Meloni ha attivato nei confronti del Molise, il presidente della Regione Francesco Roberti – che ha seguito la partita direttamente insieme alla deputata Lancellotta, al senatore Della Porta e all’intera delegazione parlamentare oltre che con l’assessore Iorio – avrebbe assunto l’impegno ad accettare la nomina a commissario della sanità. Al piano di rientro, che tutti auspicano sia quello definitivo, lavorerà – si dice – costituendo una task force. Ma questa ultima al momento è solo una indiscrezione. In attesa del via libera definitivo, come si sa, se ne dicono tante.
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