Il match a fine seduta. Una seduta che è stata più breve delle altre perché dedicata al question time. Esauriti tutti gli argomenti in agenda, il consigliere regionale di Costruire democrazia Massimo Romano ha chiesto di iscrivere all’ordine del giorno e discutere con urgenza l’interrogazione presentata qualche giorno fa sul piano di copertura del debito della sanità propedeutico all’ottenimento dei 45 milioni stanziati dal governo nazionale in Finanziaria per il 2025 (altri 45 sono “in palio” per il 2026).
Chi si sta occupando di redigere il piano, visto che il tempo fissato dalla manovra sta scadendo (il termine è il 31 gennaio). Questo chiedeva di sapere Romano e ha provato a porre le domande nella seduta di ieri. Ma la maggioranza ha detto no.
«Brancolano nel buio – il suo commento subito dopo la chiusura dei lavori a Palazzo D’Aimmo – È terminata poco fa la seduta del Consiglio regionale nella quale, incredibilmente, il presidente Roberti ha impedito la discussione sull’interrogazione urgente presentata nei giorni scorsi per fare luce sui tagli alla sanità che il governo Meloni pretende dalla Regione entro il 31 gennaio 2025 e ai quali “subordina” i 90 milioni di euro previsti nella legge di stabilità 2025. Perché Roberti si è nascosto, rifiutandosi di rispondere? Perché brancolano nel buio e non sanno che pesci prendere: mancano solo tre giorni – ancora il leader di Costruire democrazia – e la Giunta regionale non ha chiesto una proroga al ministero dell’Economia né ha ancora predisposto uno straccio di piano, tacendo al Consiglio regionale e all’opinione pubblica decisioni di fondamentale importanza che riguardano la tenuta dei conti pubblici e la salute dei molisani. Un ritardo irresponsabile, quello della Giunta Roberti, che rischia seriamente di compromettere la possibilità per il Molise di beneficiare del contributo finanziario straordinario statale per ripianare il disavanzo, perpetuando una condizione che si avvicina sempre di più a quella di una regione in bancarotta».

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