Punto di forza delle coalizioni che al voto arrivano col vento a favore, il voto congiunto potrebbe avere le ore contate in Molise. Potrebbe davvero?
Da che mondo è mondo la legge elettorale è tema abbastanza laico rispetto all’ortodossia dei partiti e chissà che Massimo Romano non abbia fiutato la possibilità di un colpaccio. Certo, del disgiunto storicamente si è avvantaggiato spesso il centrosinistra mentre il centrodestra ha potuto confidare sulla sua capacità di fare massa critica, spesso con tante liste a sostegno del candidato governatore, valorizzata dal voto congiunto (un consigliere, quel presidente). Ma non è detto che vada sempre così.
Il leader di Costruire democrazia ha presentato una proposta di legge che punta a modificare la legge elettorale regionale vigente, la legge 20 del 2017,« limitatamente alla parte in cui ha stabilito di non consentire il cosiddetto voto disgiunto, ossia il voto espresso per un candidato alla carica di presidente della giunta regionale e ad una lista a lui non collegata», è la sintesi della nota istituzionale inviata da Palazzo D’Aimmo.
A eliminare la possibilità di scegliere un governatore di sinistra e un consigliere regionale di destra (e viceversa) fu la maggioranza Frattura appunto nel 2017. A un anno dal ritorno alle urne, via il disgiunto e collegio elettorale unico. Vinse il centrodestra poi nel 2018.
«Rendere possibile il voto disgiunto – spiega ora Romano nella relazione che illustra il testo del ddl – consente di votare un candidato alla carica di presidente della giunta regionale ed una lista a lui non collegata, con l’effetto di ampliare il potere democratico dei cittadini elettori, svincolandolo da forme di potenziale condizionamento scaturente dal collegamento inscindibile tra liste di candidati alla carica di consigliere e candidati alla carica di presidente i quali si avvalgono del consenso dei primi, di fatto depotenziando gli effetti del voto di preferenza dei cittadini e vanificando la possibilità di esprimere due distinte espressioni di consenso, l’una per il candidato alla carica di consigliere e l’altra per il candidato alla carica di presidente della giunta.
Se c’è terreno fertile nello schieramento che guida la Regione, ancora una volta il centrodestra, lo si scoprirà presto. Intanto, via al dibattito.
La proposta sarà assegnata dal presidente dell’Assemblea legislativa Quintino Pallante alla Commissione competente che, dopo l’istruttoria e l’espressione del parere, la invierà all’esame definitivo dell’Aula.

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