Per il rifacimento della facciata di un palazzo situato in un’area vincolata o la realizzazione di cartelloni pubblicitari nei pressi di beni paesaggistici il parere delle Soprintendenze potrebbe non essere più vincolante.
Se passa l’emendamento della Lega alla legge di conversione del Dl Cultura, emendamento voluto dal ministro delle Infrastrutture Salvini e presentato dal deputato Bof, lo stesso accadrà, per fare qualche altro esempio, per l’apertura di strade e la posa di condotte per impianti industriali e civili e le palificazioni in aree sottoposte a tutela, come i centri storici e le zone panoramiche. In tutti questi casi resterebbe obbligatorio chiedere il parere della Soprintendenza ma non ci sarebbero più vincoli nel rispettarlo.
L’obiettivo di fondo per il Carroccio è la semplificazione (la filosofia dell’intervento è la stessa del Salva Casa). Quello più specifico è «liberare gli uffici dalle pratiche che non riguardano i grandi monumenti o le rilevanti opere storiche, affidando ai Comuni l’ultima parola su tutte le altre decisioni urbanistiche e paesaggistiche perché il parere delle Soprintendenze non sarà più vincolante». Con diverse correzioni al Codice dei beni culturali, «si rende obbligatorio ma non vincolante il parere della soprintendenza per una serie di interventi, lasciando decidere l’amministrazione competente del procedimento amministrativo».
Dal ministero della Cultura è arrivato già il parere negativo all’ipotesi di modifica. Le chance che l’emendamento arrivi in fondo e venga approvato, insomma, non sembrano elevate. Ma Salvini ha mobilitato il partito. In queste ore si sono moltiplicate le prese di posizione, a tutti i livelli, dei rappresentanti istituzionali della Lega.
«Semplificazione, efficienza e velocizzazione delle pratiche per i nostri sindaci e cittadini. Con un emendamento presentato al Dl Cultura, prevediamo che il parere della Soprintendenza non sia più vincolante per le pratiche che riguardano le opere pubbliche, eccetto quelle di rilevanza storica o monumentali. Più autonomia ai nostri sindaci sulle decisioni urbanistiche e meno burocrazia – così l’eurodeputato Aldo Patriciello, coordinatore del partito in Molise – seguendo la strada tracciata da Matteo Salvini con il Salva Casa. La Lega andrà avanti in ogni modo possibile con l’obiettivo di liberare gli uffici comunali da tante pratiche e sbloccare le opere pubbliche».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*