Non ha dubbi il capogruppo 5s in Consiglio regionale Andrea Greco: il piano ReArm Europe, da 850 miliardi, presentato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, «rappresenta un blitz antidemocratico che rischia di compromettere il futuro dell’Italia e, in particolare, del Molise. Dirottare le risorse destinate alla coesione territoriale e allo sviluppo economico per finanziare il riarmo significa sottrarre fondi alle piccole e medie imprese, agli agricoltori, alle infrastrutture – pensiamo a ferrovie e strade – e alla tutela dell’ambiente».
A rendere il tutto più grave, aggiunge l’esponente pentastellato di Palazzo D’Aimmo, «è l’utilizzo di procedure antidemocratiche: dietro la retorica della difesa degli ideali europei, si impongono scelte con metodi autoritari, senza un reale confronto e senza dare agli Stati la possibilità di incidere. Un vero e proprio sfregio alla democrazia. L’Italia, come gli altri Paesi europei, sta condannando il futuro dei propri cittadini in nome del riarmo».
Insieme ai colleghi Angelo Primiani e Roberto Gravina, Greco ha depositato una mozione in Consiglio regionale, chiedendo al presidente Roberti e alla sua giunta «di opporsi fermamente a questa deriva».
La mozione impegna l’esecutivo a vigilare affinché i fondi per lo sviluppo (Fsc) siano utilizzati esclusivamente per il loro scopo originario, evitando qualsiasi destinazione verso la spesa militare.
«Chiediamo inoltre al Consiglio regionale di esprimere un chiaro dissenso contro l’uso improprio delle risorse destinate alla coesione e allo sviluppo. Il piano ReArm Europe, con la sua approvazione accelerata tramite l’articolo 122 del Trattato Ue, esclude il dibattito democratico e limita la libertà decisionale delle istituzioni nazionali e locali. Il nostro appello è chiaro: il Molise deve essere protagonista di un futuro di pace e sviluppo, non di militarizzazione. In un momento di grande difficoltà per i cittadini molisani, è nostro dovere garantire che le risorse pubbliche siano destinate al miglioramento delle condizioni di vita, e non a un aumento della spesa militare. Questo piano contraddice i principi di pace e solidarietà alla base dell’Unione Europea, della nostra Costituzione e dello Statuto della Regione Molise».
Greco non risparmia bordate agli alleati. «Non possiamo tollerare l’ambiguità di chi, come il Partito Democratico, continua a non prendere una posizione chiara su questa vicenda. Peggio ancora, non accettiamo che su un tema così cruciale abbiano addirittura votato a favore. Il tempo delle mezze misure è finito: o si sta dalla parte della pace e dello sviluppo o si avalla un disegno che sottrae il futuro alle nuove generazioni. Per questo mi farò portavoce presso tutti gli altri capigruppo del Movimento 5 Stelle e con Giuseppe Conte, affinché tutte le Regioni prendano una posizione netta e chiara contro questo piano scellerato. ReArm Europe rappresenta un vero e proprio furto al futuro di intere generazioni: non possiamo permettere che le risorse destinate allo sviluppo vengano sacrificate sull’altare del riarmo. Diciamo “no” alla militarizzazione dell’Europa, diciamo “sì” alla difesa dello sviluppo e del futuro del Molise!».

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