Stamane a Campobasso, i lavori del congresso regionale della Lega chiamato ad eleggere i cinque delegati che ad aprile parteciperanno al vertice nazionale in Toscana.
Alla vigilia, ieri in provincia di Isernia (prima tappa al Paleolitico poi al Parco tecnologico del Neuromed) la visita della delegazione del Carroccio al Parlamento di Starsburgo. Ospiti del collega molisano Aldo Patriciello, gli eurodeputati Roberto Vannacci, Paolo Borchia, Silvia Sardone, Susanna Ceccardi e Raffaele Stancanelli.
Ampio spazio, nel punto stampa, alle dichiarazioni del generale contro il piano ReArm Europe di Von der Leyen. «Siamo estremamente critici su questo progetto del riarmo, sia nel metodo che nel merito. Nel metodo perché secondo noi, e secondo me soprattutto, l’emergenza non c’è, non abbiamo soldati russi che stiano marciando su nessun Paese europeo, e poi è un’emergenza applicata a uno strumento che è quello dell’investimento, del quale vedremo i risultati forse tra sei, sette anni. Nel merito – ha detto Vannacci – questo strumento militare, questo booster nell’industria militare si deve per forza riferire a un nemico e agli scenari strategici. Ora, non ci hanno detto qual è il nemico, qualora fosse la Russia le misure macroscopiche di cui disponiamo non ce lo configurano come un nemico temibile, parliamo di una nazione che spende oggi in armi in termini assoluti due volte e mezzo in meno di quanto non spenda l’Unione europea, che ha un Pil più basso dell’Italia e che è un nono del Pil dell’Unione europea, che ha una popolazione che è un terzo di quella dell’Unione europea, e che ha una capacità industriale ridicola, l’economia russa si basa all’80% sull’esportazione di materie prime, solo il 20% è manifattura. Quindi tutta questa paura di una Russia che, infognata nel Donbass, che non riesce a prevalere su una nazione molto modesta come l’Ucraina, e che domani secondo qualcuno potrebbe invadere l’Ue e arrivare sino alle coste dell’Atlantico… sembra un po’ il solito feticcio, il solito spauracchio. Prima era il cambiamento climatico che avrebbe dovuto ucciderci tutti, oggi invece sono i cosacchi russi che arrivano con le sciabole e dovrebbero invaderci. No, vogliamo
essere molto più razionali. Io sono il primo – ha concluso – a dire che dobbiamo avere delle forze armate che siano inattaccabili, dobbiamo produrre una deterrenza che sia funzionale alla nostra sicurezza, ma lo dobbiamo fare con i tempi adeguati e soprattutto con molto raziocinio e molta razionalità».
Vannacci ha poi respinto l’ipotesi della nascita di un suo partito personale. «Ma chi l’ha detta questa cosa? Io ho sempre detto che i partiti sono strumentali al raggiungimento degli obiettivi. Per l’obiettivo che ci siamo proposti, ovvero di raddrizzare questo mondo sottosopra un partito c’è già».
Al Paleolitico, «che è una perla italiana, per conoscere, confrontarsi e toccare da vicino le nostre realtà. Abbiamo discusso – ha tirato le somme Patriciello – le esigenze del territorio molisano che vuole essere maggiormente considerato a livello europeo, abbiamo una serie di dossier che riguardano il Molise e che dobbiamo portare avanti. Un confronto costruttivo, di conoscenza, che guarda al futuro». Al Neuromed, poi, un confronto sui temi della ricerca.
La visita, ha evidenziato il capo delegazione Paolo Borchia, è «un segno di vicinanza che la Lega vuole tributare al Molise, alla sua gente, e soprattutto al lavoro straordinario che l’onorevole Patriciello è riuscito a fare sul territorio. Questa è una missione non solo per conoscere meglio questa terra ricca di opportunità ma anche per dare il giusto risalto a un lavoro di radicamento che non finisce qui, alziamo sempre l’asticella perché dobbiamo lavorare in questa direzione». Alle europee in provincia di Isernia la percentuale più alta per la Lega, ma – ha ribadito Borchia – «abbiamo fame di migliorare».
Il Molise, ha detto infine la parlamentare Ceccardi, è «una regione interessantissima, piena di cultura ma anche sviluppo economico, di grandi opportunità dal punto di vista scientifico, sanitario e quindi una regione tutta da scoprire, una vera e propria perla nel cuore del Centrosud che deve essere valorizzata. Questo museo fenomenale (il Paleolitico, ndr), uno dei pochi in Europa così accurati nella ricerca, ne è un esempio e deve essere valorizzato anche dal punto di vista turistico. Il collega Patriciello a Bruxelles si impegna moltissimo per valorizzare il suo territorio e come Lega siamo assolutamente compatti nel valorizzare sempre l’identità e le peculiarità di tutti i territori della nostra bellissima nazione».
ppm