Ripreso dall’Ansa, l’articolo del quotidiano Repubblica in edicola ieri sull’inchiesta che coinvolge il governatore Francesco Roberti e sua moglie ha fatto il giro delle testate nazionali.
Nel pezzo di Giuliano Foschini alcune intercettazioni contenute negli atti dell’indagine – e alcune foto di Roberti e della moglie ripresi dalla Guardia di Finanza mentre si recano a un incontro – per corruzione della Dda di Campobasso a carico della coppia e di altri indagati. Complessivamente, per diverse ipotesi, sono altre 43 le persone e due le società iscritte nel registro delle notizie di reato.
Una delle frasi della moglie di Roberti, Elvira Gasbarro, riportate da Repubblica è: «Ma di cosa mi occupo io all’interno della società? Cosa faccio?». Per gli investigatori la donna non era in grado di definire il lavoro svolto nella società Energia Pulita (una delle compagini finite sotto inchiesta) che si occupa di rifiuti per la quale lavorava, un incarico conferito – è la tesi della Procura – come scambio per avere favori da Roberti che all’epoca era presidente della Provincia di Campobasso.
Sempre secondo i passaggi dell’inchiesta pubblicati da Repubblica, gli investigatori definiscono «una mazzetta smaterializzata» quella che avrebbe coinvolto il governatore del Molise.
L’indagine, che si concentra su un traffico di rifiuti tra Molise e altre regioni, evidenzia come imprenditori vicini alla criminalità facevano «ricorso sistematico alla corruzione per creare una corsia preferenziale idonea ad accelerare l’emissione di provvedimenti». Gli imprenditori finiti sotto la lente della magistratura avrebbero corrotto Roberti affidando al suo studio tecnico delle commesse e assumendo la moglie. In una conversazione della primavera 2021, un imprenditore dice alla donna: «Poi stabiliamo il quantum, me lo dici tuۚ». Di solito però, annotano gli investigatori, tra il datore di lavoro e il dipendente avviene il contrario. Sempre Gasbarro a un consulente diceva: «Io sono Elvira, ma guarda chi c’è dietro di me».
Infine ci sarebbero le pressioni di Roberti sul gestore di una discarica per aumentare il conferimento dei rifiuti a una delle società coinvolte: «Devo provare con il sindaco Gli devo dire: che dobbiamo fare? Dobbiamo cominciare a mandare i controlli?». L’inchiesta della Dda si è chiusa nelle settimane passate, con la notifica agli interessati dell’avviso di conclusione indagini.
Il legale del presidente, Mariano Prencipe, ha commentato così all’Ansa: «Le notizie uscite stamattina sulla stampa contengono diverse e importanti imprecisioni. Sono, inoltre, fuorvianti perché non esiste nessun contatto di alcun tipo con nessuna criminalità organizzata». Quindi ha aggiunto: «Anche la pubblicazione di singole intercettazioni decontestualizzate non è un buon servizio per l’informazione. Possiamo solo auspicare – ha concluso il penalista – che questi articoli non condizionino la serenità di chi deve giudicare».

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