Le minoranze di centrosinistra in Consiglio regionale alzano il tiro e, dopo l’articolo di Repubblica, parla per la prima volta apertamente di dimissioni. O meglio, al governatore indagato insieme alla moglie per corruzione, chiede di valutare il passo indietro.
«Roberti indagato risponderà alla magistratura. Roberti presidente deve rispondere ai molisani e valutare se ci siano ancora le condizioni per andare avanti nel governo della Regione», attaccano gli esponenti di opposizione.
«Le notizie riportate oggi (ieri, ndr) da Repubblica sull’inchiesta della Dda e l’interessamento della Commissione Parlamentare Antimafia – proseguono – pongono nuovi e gravissimi interrogativi sul sistema di smaltimento illecito dei rifiuti e sul grado di infiltrazione della malavita nel Basso Molise e ai massimi vertici amministrativi. C’è un serio problema di credibilità politica che investe tutta la Regione, Roberti non può più trincerarsi dietro il silenzio e deve valutare se stia arrecando un danno all’istituzione che rappresenta. Aveva promesso di chiarire in pochi giorni la sua posizione dinanzi alla magistratura, lo aveva assicurato in Consiglio, ma fino ad oggi ciò non è accaduto. Tacerà? Sarebbe deprecabile sul piano politico. E che la situazione sia preoccupante lo conferma anche l’iniziativa che i parlamentari di opposizione hanno assunto in Commissione nazionale Antimafia perché l’organismo parlamentare si occupi di quanto sta accadendo in Molise, accendendo un faro di attenzione e trasparenza. Dunque, immediatamente deve dire ai molisani se è ancora in grado di governare con la necessaria serenità d’azione. Al di là di qualsiasi “tatticismo” elettorale e di qualsiasi calcolo politico, è il momento di chiedersi se in Molise ci siano ancora i presupposti per portare a termine la legislatura».
Infine confermano di aver «protocollato la richiesta di un Consiglio regionale sul tema della legalità» come annunciato qualche giorno fa e ribadiscono: «Torneremo a chiedere, con forza, che il governatore riferisca in Aula se lui e la sua maggioranza di centrodestra possano ancora occuparsi degli interessi del Molise. Nessuno può più far finta che non sia successo nulla. È il tempo della responsabilità».

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