Ci saranno anche i consiglieri regionali 5s del Molise Primiani, Greco e Gravina, domani a Roma, alla manifestazione contro il piano di riarmo dell’Ue. Il pullman per raggiungere la Capitale, fanno sapere dal Movimento, è andato soldout in pochi giorni.
«Meloni e Crosetto – puntano il dito i pentastellati – continuano a prendere in giro gli italiani dicendo che gli investimenti in armamenti non sottraggono risorse a sanità, scuole, asili, welfare. Negano l’evidenza per giustificare scelte di politica economica che privilegiano il riarmo ai servizi essenziali per i cittadini. Come se non fosse una scelta di politica economica di governo quella di stanziare i soldi dei contribuenti per una spesa invece che per un’altra».
Da Campobasso a Roma, dunque, per dire “Basta con le armi” e per «unire la nostra voce a quella di tanti cittadini indignati per le scelte scellerate di chi governa il Paese: per dire no alla guerra e basta all’aumento indiscriminato della spesa militare. Mentre i cittadini chiedono scuole, ospedali e servizi sociali, il governo Meloni ha deciso di destinare decine di miliardi dei contribuenti all’acquisto di nuovi armamenti. Parliamo di una cinquantina di aerei da guerra, oltre 270 carri armati, nuove fregate e sottomarini, per una spesa che sottrae risorse vitali a settori fondamentali per la vita degli italiani. Con gli stessi soldi si potrebbero costruire ospedali in ogni capoluogo, aumentare le pensioni minime, garantire servizi pubblici dignitosi.
Stanno tentando di raccontare – sottolineano i 5s molisani – che queste spese non tolgono nulla al welfare, ma i numeri parlano chiaro: si taglia sulle opere pubbliche, sulla scuola, sulla sanità, mentre il budget per le armi continua a crescere. È una scelta politica chiara, a cui noi diciamo convintamente no. Per questo il Movimento 5 Stelle sarà in piazza il 5 aprile, al fianco dei cittadini che vogliono un Paese che investe nel futuro, non nella guerra. Lo faremo anche dal Molise, rispondendo presente a un appello che non può essere ignorato. Ci vediamo in piazza, facciamo sentire forte la voce del Molise, unendo le forze anche con quelle di tanti molisani che vivono fuori regione per motivi di studio o lavoro».

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