Il Molise è pronto ad offrire un sistema di accoglienza integrata, ma questo deve avvenire attraverso piccoli numeri di immigrati, da gestire in un ampio numero di Comuni sulla base delle disponibilità. È quanto ribadito in un incontro all’assessorato regionale alle Politiche sociali a cui hanno partecipato anche alcuni sindaci. E sull’ipotesi di realizzare nel villaggio temporaneo di San Giuliano di Puglia un centro di accoglienza profughi, l’assessore Michele Petraroia è stato chiaro: “Siamo favorevoli alle politiche di integrazione e di collaborazione con il Governo nazionale nel fronteggiare la situazione emergenziale che sta caratterizzando il nostro Paese, ma non abbiamo mezzi, strumenti, risorse idonee a garantire assistenza a grandi numeri”.
L’assessore ha fatto anche sapere che il Molise si candida a coordinare la rete locale per la presentazione di progetti di accoglienza e integrazione a favore di rifugiati e richiedenti asilo politico. “La Regione – ha affermato – intende svolgere pienamente una funzione di raccordo tecnico-istituzionale della rete locale nei confronti di tutti coloro i quali vogliano rispondere, attraverso la presentazione di proposte progettuali, alla possibilità di ottenere un contributo economico ed entrare così a far parte del ‘sistema di protezione’ per i richiedenti asilo e i rifugiati politici (Sprar), con tutta una serie di meccanismi di tutela e di garanzia di un’accoglienza diffusa ed organizzata. Candideremo il Molise – ha concluso – affinché da realtà pilota e d’avanguardia possa trasformarsi in un bell’esempio di vera accoglienza che si costruisce solo dentro un tessuto di relazioni e una rete diffusa di servizi che possa aiutare gli immigrati ad inserirsi, per piccoli gruppi, nelle comunità e rappresenti per loro e per le qualificate professionalità che operano nel nostro territorio, un’effettiva opportunità”.