Il presidente del Consiglio regionale Quintino Pallante ha sospeso l’attività ordinaria delle Commissioni e dell’Aula di Palazzo D’Aimmo. Da lunedì parte la sessione di bilancio per esaminare, valutare insieme al partenariato istituzionale ed economico-sociale e poi approvare la manovra 2025.
Documento di economia e finanza regionale, bilancio di previsione del Consiglio, bilancio di previsione della Regione e proposta di legge di stabilità saranno al vaglio della I Commissione lunedì alle 10.30. Saranno ascoltati i vertici dell’Assise e della giunta, i dirigenti della struttura di Bilancio, poi i rappresentanti di enti subregionali, società partecipate, comunità montane. Le audizioni proseguiranno nella giornata di martedì con sindacati, Province, Comuni, enti locali, Camera di Commercio, associazioni di categoria dell’agricoltura, dell’industria, dell’artigianato, dei consumatori, del commercio, delle cooperative.
Quindi, l’organismo presieduto da Roberto Di Pardo proseguirà l’esame dei testi ed esprimerà il parere con cui gli atti che compongono la manovra arriveranno in Aula per il varo finale (da formalizzare entro il 30 aprile).
Tra le disposizioni della proposta di legge di Stabilità – oltre al rifinanziamento di leggi regionali e agli stanziamenti per Consiglio, enti e aziende partecipate – anche la disciplina per i contributi ai Consorzi di Bonifica e un provvedimento che evita il pagamento del bollo per le auto della Regione (di proprietà o che l’ente utilizza anche ad altro titolo).
Quanto al primo aspetto, il ddl sostituisce un comma della legge regionale 42/2005 e stabilisce: «Per il funzionamento e la gestione delle opere e degli impianti consortili la Regione può concorrere alle spese da sostenere, previo atto di Giunta che ne autorizza l’effettuazione e la relativa copertura finanziaria». Spiega la relazione al testo: «La proposta di modifica e abrogazione si inserisce, in via generale, nell’obiettivo di contrazione della spesa pubblica, resa ancor più stringente alla luce del percorso di consolidamento dei conti pubblici. L’assenza di trasferimenti statali nei settori de quibus ha obbligato la Regione a farvi fronte con risorse proprie con esposizione di situazioni debitorie. In tale ottica rileva anche l’autonomia patrimoniale dei consorzi le cui spese devono essere dallo stesso fronteggiate sulla base dei contributi consortili che incamerano, in coerenza con la loro natura giuridica: persone giuridiche pubbliche a carattere associativo, amministrati dai consorziati. In particolare, per quanto attiene al comma 3, ovvero ai contributi “per il funzionamento e la gestione delle opere e degli impianti consortili”, mai oggetto, negli anni, di finanziamento da parte della Regione Molise, le istanze dei consorzi di pagamento dei contributi sono moto rilevanti in quanto ammontano, solamente per il periodo dal 2012 al 2022, a circa 24 milioni di euro. A riguardo si rappresenta che pendono, innanzi al Tribunale di Campobasso – Sez. civile – due contenziosi per decreti ingiuntivi relativi alle spese sostenute da consorzio di bonifica Integrale larinese e consorzio di bonifica Trigno e Biferno del valore rispettivamente di circa 7,8 e 15,1 milioni di euro. Tenuto conto che la Regione Molise può generalmente effettuare solo spese obbligatorie, la nuova formulazione del comma 3 dell’articolo 4 – si legge ancora nella relazione – assume un significato ancora più considerevole, poiché il concorso alle spese consortili, nella nuova formulazione, non rientra automaticamente tra queste ed è discrezionale. Ancor più di rilievo è il riferimento alla necessità di una deliberazione di Giunta che attesti la copertura finanziaria dell’intervento».
Rispetto al bollo, invece, all’articolo 9 della legge regionale 9 maggio 2008, n. 12 (Legge finanziaria regionale 2008), il comma 2 è sostituito così: «2. I veicoli di cui la Regione Molise è proprietaria, usufruttuaria, acquirente con patto di riservato dominio, ovvero utilizzatrice a titolo di locazione finanziaria, sono esentati dal pagamento della tassa automobilistica regionale».
L’esenzione dal pagamento dalla tassa automobilistica regionale è finora limitata ai soli “veicoli di proprietà della Regione Molise – Servizio per la Protezione civile”. Solo i mezzi direttamente intestati al servizio di Protezione civile regionale non “pagano” il bollo.
Nel nuovo testo l’esenzione viene estesa a una gamma più ampia di veicoli, includendo quelli di cui la Regione Molise è proprietaria, usufruttuaria (veicoli sui quali la Regione ha un diritto di godimento), acquirente con patto di riservato dominio (veicoli acquistati ma la cui proprietà definitiva passerà alla Regione solo con il pagamento dell’ultima rata), utilizzatrice a titolo di locazione finanziaria (leasing) (veicoli utilizzati dalla Regione tramite un contratto di leasing finanziario). Quindi, tutte le auto di servizio, auto blu per i rappresentanti politici dell’ente e vetture destinate alla struttura burocratica. «Estendere l’esenzione ai veicoli utilizzati per fini pubblici, anche se non di piena proprietà, riconosce – spiega la relazione al ddl – la natura pubblica del loro utilizzo e la loro destinazione al servizio della collettività in coerenza con una maggiore razionalizzazione amministrativa e dei costi». ppm